"Paga o la tua casa
salta in aria", condannato

ANCONA - “Fai il buono altrimenti ti faccio saltare in aria casa”. Oppure: “Con te sono troppo tenero, altrimenti ti menavo”. Frasi che a distanza di oltre un anno ancora agitano le notti di un ventenne anconetano, pressato a lungo da richieste di denaro accompagnate da minacce e intimidazioni, che lo costrinsero alla fine a consegnare ai suoi ricattatori un telefonino e denaro contante per trecento euro. Per quella brutta storia, iniziata nel gennaio 2012, ieri il Tribunale presieduto dal giudice Francesca Grassi ha condannato per estorsione il 21enne anconetano Guerrino Spinelli (5 anni e 3 mesi di reclusione e 1.200 euro di multa) e l’albanese di 28 anni Aleks Cervanaku, (3 anni e 7 mesi di reclusione, 900 euro di multa). Per entrambi gli imputati il Pm Giovanna Lebboroni aveva chiesto pene ancor più severe: 7 anni per Spinelli e 6 anni e 5 mesi per il suo complice albanese, difeso dall’avvocato Nicoletta Pelinga, che annuncia ricorso in appello.

La giovane vittima dei ricatti, che ora ha 24 anni, non trovò subito il coraggio di denunciare le minacce subite da Spinelli, conosciuto come “Dante”, conosciuto in occasione della vendita di una play station. Dopo aver acquistato il videogame, Spinelli avrebbe cominciato a ricattarlo con Sms e telefonate minatorie. "Mi ripeteva che i soldi non bastavano, che sapeva dove abitavo e quale scuola frequentavo, ancora oggi ho paura", ha raccontato la vittima, sentita ieri in aula. La sua ex ragazza avrebbe avuto dei debiti con Spinelli, che cercava di rivalersi su di lui. Gli diede cento euro, ma quello non molava e in un’occasione, dopo esseresi incontrati in un bar di via Primo Maggio, Spinelli avrebbe costretto il giovane a seguirlo su una Fiat Tempra guidata da Cervanaku. Ebbe così paura che consegnò altri 200 euro e un telefonino. Poi però trovò il coraggio di presentare una denuncia.



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