Ancona, ponte crollato in A14
quaranta le persone nel mirino

Il ponte crollato in autostrada
Il ponte crollato in autostrada
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Sabato 8 Aprile 2017, 11:08 - Ultimo aggiornamento: 11:17

ANCONA - Disastro colposo, oltre che omicidio colposo plurimo e lesioni. C’è anche un altro reato, da qualche giorno, tra quelli ipotizzati nel fascicolo d’indagine aperto dalla procura sul crollo del 9 marzo, quando il troncone del ponte 167 dell’A14 è piombato in mezzo alla carreggiata, uccidendo sul colpo i coniugi Emidio e Antonella Diomede. L’inchiesta del pm Irene Bilotta sta arrivando al dunque e già la settimana prossima dovrebbero essere iscritti nel registro degli indagati i primi nominativi. Un numero ampio, che potrebbe coinvolgere una quarantina di presunti responsabili, tra persone fisiche e giuridiche. La magistratura sta facendo luce anche su livelli di responsabilità superiori, legati alla direzione dei lavori, alla progettazione e alla messa in sicurezza del cantiere. E c’è sempre un quesito aperto: durante un’operazione delicata come l’innalzamento di un ponte, l’autostrada andava chiusa? Nel frattempo l’avvocato della famiglia Diomede, Vincenzo Maccarone, ha pronta la richiesta risarcitoria da inviare ad alcune ditte legate al crollo. Sono 12 – tra figli e altri parenti – le parti lese.

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