Il nuovo prefetto di Ancona Cannizzaro
"Nessun allarme, attenzione alta"

Il nuovo prefetto di Ancona Cannizzaro "Nessun allarme, attenzione alta"
2 Minuti di Lettura
Giovedì 8 Gennaio 2015, 16:39 - Ultimo aggiornamento: 9 Gennaio, 15:35
ANCONA - Un focus a tutto campo quello del prefetto sulla questione sicurezza. Prima di trasferirsi da Catanzaro, dove ha svolto l'ultimo incarico, e insediarsi ad Ancona, il neo prefetto Raffaele Cannizzaro, una vasta esperienza nella gestione delle emergenze di protezione civile e nell'analisi di fenomeni mafiosi all'interno degli enti locali, ha ricevuto dal suo predecessore un corposo 'dossier' sullo stato di salute della provincia, da cui «non emergono particolari situazioni di criticità».



Ma «il dato statistico» piuttosto rassicurante non sarà certo il motivo per abbassare la guardia, ha detto parlando con i giornalisti in una conferenza stampa in cui ha illustrato la sua linea. Il trend dei delitti in generale, in provincia, è in diminuzione (-10%), quello dei furti lo stesso, anche se in misura minore (-4%), ma Cannizzaro ha escluso che «il dato statistico possa essere tranquillizzante», e, quindi, «lavoriamo. Lavoriamo sulla politica di prevenzione per diminuire i reati e garantire una serena convivenza e pace sociale».



Quanto all'immigrazione, «il territorio ha dato prova di inclusione»; certo, «la crisi pone un problema a tutti i lavoratori», non solo ai migranti, «l'importante - ha ammonito - è non fare differenza». Buoni anche i livelli di accoglienza per quel che riguarda i flussi degli approdi sulle coste italiane: la provincia di Ancona ospita circa 300 persone, e non si pone per adesso un problema di saturazione: «La saturazione - ha osservato il prefetto - non è un fatto chimico, ci viene dalla domanda. Nel 2014 abbiamo gestito 150-160mila persone in arrivo sulle nostre coste, il doppio rispetto al 2013».



Il livello di attenzione rispetto all'identificazione «era già elevato nei mesi scorsi». Infine, la possibilità di infiltrazioni mafiose nel territorio. Anche qui, nessun particolare allarme. «Ma se abbiamo terre che presentano questi problemi, abbiamo il dovere di affrontarli. Se abbiamo terre che non presentano problemi di questo tipo, abbiamo il dovere di difenderle, e questo - ha concluso Cannizzaro - è il mio impegno».









Clicca qui per la PROMO







© RIPRODUZIONE RISERVATA