«Noi vogliamo portare l'Ascoli molto in alto». In 3000 alla festa per i 125 anni del Picchio

«Noi vogliamo portare l'Ascoli molto in alto». In 3000 alla festa per i 125 anni del Picchio
«Noi vogliamo portare l'Ascoli molto in alto». In 3000 alla festa per i 125 anni del Picchio
di Anna Rita Martini
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Lunedì 11 Settembre 2023, 17:16 - Ultimo aggiornamento: 17:25

ASCOLI 125 anni di storia non sono pochi e Ascoli ha voluto festeggiarli nel migliore dei modi. Il momento clou della serata è stato toccato quando è arrivata la prima squadra. Non c'era l' attaccante Ilia Nestorovski impegnato con la sua Nazionale. Il gruppo bianconero era guidato dal tecnico William Viali che prima aveva ricevuto gli applausi con le vecchie glorie in quanto un ex bianconero. Aveva 20 anni quando Viali ha indossato la maglia dell'Ascoli. Il tecnico è costato accolto dagli applausi dei tanti tifosi presenti e lui ha ringraziato tutti con le seguenti parole. Dalla stagione con la maglia del Picchio la sua carriera è stata tutta in ascesa. 125 anni di storia con la squadra chiamata a rappresentare al meglio questo importante traguardo.


Il clou

Ma veniamo al clou della tre giorni bianconera.

I ragazzi dell'Ascoli sono arrivati leggermente i. Ritardo non per colpa loro, ma perche si è protratta più del previsto la presentazione delle vecchie glorie. Ma quando sono stati presentati i ragazzi sono stati accolti con un gioco di luci del nuovo impianto di illuminazione. Chiamati uno ad uno sono arrivati sotto la tribuna per ricevere applausi. Il più acclamato è stato il bomber Pedro Mendes, di cui i tifosi apprezzano l'impegno che mette in campo ogni qual volta viene chiamato un causa.

Gli applausi

Applausi scroscianti per il giocatore portoghese, applausi anche per il difensore Eric Botteghin. Che ha dichiarato: «E' un onore indossare la fascia da capitano in una squadra storica come questa, ho imparato che questa città vive di calcio. Voglio onorare questa maglia. Io darò tutto finché sarò qui. Sappiamo di non aver iniziato bene ma guardiamo avanti, tutti uniti vogliamo riscattarci e portare l'Ascoli più in alto possibile». Lo ha seguito a ruota Francesco Di Tacchio: «Sono arrivato qui da ragazzo, ora sono tornato da adulto. Ho trovato un gruppo fantastico. Lavoreremo duramente per toglierci belle soddisfazioni. Ogni partita cerco di dare il massimo, lo farò anche per questa maglia storica». L'ascolano Giuseppe Bellusci ha voluto chiedere scusa e si è assunto tutte le responsabilità per la sconfitta del Druso anche se non sono solo sue. «Chi mi conosce sa che non trovo alibi e mi assumo tutte le responsabilità, la sconfitta di Bolzano è colpa mia. Mi dispiace immensamente. Credo che la società abbia rivoluzionato tanto, dentro lo spogliatoio con un nuovo allenatore e un nuovo staff. Ora abbiamo bisogno di convinzione e di amore, sappiamo che non abbiamo molto tempo: siamo contenti del mister e della società, ce la metteremo tutta per conquistare i risultati il prima possibile».

Il numero

«Maglia 2? Non c'era l'uno e ho preso quello. - ha detto l'esperto portiere Emiliano Viviano -. Ho giocato per la prima volta ad Ascoli nel 2005, mi era rimasto in mente l'ambiente che avevo visto. È anche per quello che sono venuto. Se cammino in centro e chiedo ai bambini che squadra tifi, rispondono Ascoli. Garantiamo impegno e sudore, i risultati poi sono una diretta conseguenza. Servirà l'aiuto di tutti». Applausi ma non per tutti, è stato accolto con una bordata di fischi sonori invece Nicola Falasco. Il terzino è in rottura con l'ambiente a causa del suo atteggiamento. A chiudere mister William Viali: «Ci sentiamo in difetto con i tifosi perche volevamo partire forte e non ci siamo riusciti, ma vogliamo rialzarci e regalare grandi soddisfazioni a questo popolo. Lavoreremo per conquistare un piccolo spazio nella storia e nei vostri cuori». La storia parla di 125 anni di pagine importanti tra promozioni, salvezze e tanto spettacolo da Rozzi a Pulcinelli passando per gli altri che hanno ricoperto la poltrona di patron della Regina delle Marche. I 125 anni di Storia devono essere integrati con altre pagine importanti. Lo sa Viali, lo sanno i suoi ragazzi. E chissà che un giorno anche questi ragazzi non vengano ricordati come le vecchie glorie bianconere.

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