PESARO È il possibile maxi-scambio col Lecco a tener banco in queste ore in casa Vis Pesaro, dove in costante contatto con gli uomini di mercato del club biancoceleste e coi procuratori dei giocatori interessati si lavora per definire l’operazione entro l’1 settembre. La sessione estiva delle trattative tra società professionistiche ha infatti quella data di scadenza, che per i biancorossi coinciderà con la vigilia del debutto in campionato.
La trattativa
Il responsabile dell’area tecnica vissina sta trattando in particolare la cessione del portiere Alessandro Farroni, del terzino Riccardo Zoia e del centrocampista Andrea Astrologo, mentre alla corte del presidente Mauro Bosco approderebbero i centrocampisti Carlo Ilari e Francesco Ardizzone. Se l’affare andasse in porto i pesaresi implementerebbero sensibilmente il proprio bagaglio d’esperienza, arruolando alla causa due elementi di comprovata affidabilità in C con trascorsi anche in categoria superiore.
L’esperienza
Ilari e Ardizzone si aggiungerebbero ai tre senatori attualmente in rosa, ovvero Denis Tonucci, Mirko Valdifiori e Manuel Pucciarelli. «Soprattutto quando si costruiscono squadre giovani come la Vis di quest’anno è fondamentale che ci sia un valido nucleo di elementi d’esperienza, che a mio modo di vedere devono essere tanto uomini quanto calciatori da prendere come esempio dal resto del gruppo – dice Lorenzo Paoli, il trentacinquenne centrale pesarese che con la Vis ha disputato due tornei di Eccellenza, quattro di D e due di C, attualmente al K-Sport Montecchio Gallo in Eccellenza -. Quelli che ci sono attualmente in biancorosso hanno dimostrato di esserlo, la speranza è che la formula funzioni ed attorno ad essi gli altri ragazzi possano crescere al meglio.
Tra le avversarie della Vis figurano pure Ancona e Pineto, realtà che Paoli conosce a fondo avendo indossato entrambe le maglie rispettivamente per tre e due stagioni. «Mi fa piacere che il Pineto abbia centrato una storica promozione tra i professionisti, che la società si merita per come lavora e per gli investimenti che fa – commenta ancora Paoli -. Penso che possano far bene anche in C, perché sono organizzati e non hanno pressioni di sorta. Diciamo che nei due anni che io sono stato là si è tracciata la strada per il salto di categoria, che mi era riuscito invece sia con la Vis che con l’Ancona». E dal salto dalla D alla C compiuto con lui capitano, nel 2018, i biancorossi non sono più scesi.
L’entusiasmo
«Credo che la C sia la giusta dimensione per una città come Pesaro, ma non è affatto scontato nel calcio di oggi riuscire a starci per sei stagioni di fila e se non sbaglio per la Vis rappresenta un record – chiosa il diretto interessato -. Purtroppo però non è semplice mantenere l’entusiasmo quando sei sempre a lottare per non retrocedere, per cui sarebbe bello che si riuscisse quantomeno a finire nella parte sinistra della classifica così da riaccenderlo in un ambiente che nel tempo lo ha un po’ perso».