«Il calcio giovanile marchigiano in crescita». Il presidente della Figc Marche Ivo Panichi guarda con ottimismo al futuro

«Il calcio giovanile marchigiano è in crescita». Il presidente della Figc Marche Ivo Panichi guarda con ottimismo al futuro
«Il calcio giovanile marchigiano è in crescita». Il presidente della Figc Marche Ivo Panichi guarda con ottimismo al futuro
di Roberto Senigalliesi
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Giovedì 19 Ottobre 2023, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 12:29

ANCONA «Il calcio dilettantistico marchigiano gode di buona salute e chi lo dirige già sta pensando ad idee e progetti per il futuro». Parole di Ivo Panichi, presidente del Comitato Marche della Lega Nazionale Dilettanti, nella sintesi annuale dell’andamento di tutto il movimento. Una sintesi, corroborata da cifre e dati, che testimoniano di una vitalità e da numeri in ascesa e positivi. 


La riforma dello sport

«Il mio auspicio – ha affermato Panichi – è intanto che tutte le componenti che gravitano sul nostro movimento continuino ad operare con la stessa passione.

E spero che anche a livello istituzionale si prende conoscenza della nostra realtà e vengano messe in campo iniziative a sostegno del nostro mondo. Per quanto riguarda la riforma dello sport che il Governo intende mettere in atto, visto che potrebbe creare problematiche alle società, ci siamo già adoperati, e continueremo a farlo, affinché vengano effettuati aggiustamenti. Una riforma, che non era nei nostri pensieri, e che cercheremo di rendere meno pressante per le società puntando a delle modifiche già effettuate ed altre proposte. Il nostro fine, soprattutto, è quello semplificare la vita delle società stesse, specie quelle minori, e fare in modo che possano continuare a lavorare in serenità, senza ulteriori vincoli burocratici». 

Giovanili in crescita

I dati più importanti che fanno parte del report annuale del Comitato Dilettanti Marche parlano di un significativo incremento delle squadre giovanili (allievi, giovanissimi, esordienti, pulcini e primi calci) che hanno fatto registrare un incremento di 48 squadre (da 1169 dello scorso anno alle attuali 1217. Così come c’è stato un notevole incremento delle squadre iscritte al settore giovanile scolastico (più 10%). Poi le Marche sono al primo posto in Italia per quanto riguarda il rapporto tesserati/popolazione (1 tesserato ogni 43 abitanti quando la media nazionale è 1 a 72). Nel settore giovanile del calcio a 11 (allievi e giovanissimi), aumento del 10%, mentre il calcio a 5 maschile e femminile ha visto la conferma delle iscrizioni rispetto alla stagione precedente. 

Il bilancio economico

Notizie positive anche per quanto riguarda il bilancio economico. «La gestione si è chiusa con un significativo avanzo di bilancio – ancora il presidente Panichi – nonostante l’applicazione della tassa minima prevista dalla Lnd. Il Consiglio Direttivo ha deciso di utilizzare l’avanzo assegnando un contributo a tutte le 473 società marchigiane per un importo di 350 euro cadauna. Un segnale di sostegno in questi momenti di difficoltà gestionali». Dai dati si evince anche che il calcio paralimpico e sperimentale (che vedranno l’inizio dei vari campionati il 28 ottobre prossimo) vede in campo ben 7 formazioni mentre il settore femminile, seppure con numeri ridotti, ha visto incrementare le squadre di due unità. «Con la Lega Nazionale Dilettanti – precisa ancora il presidente Panichi – ha chiaramente indicato di voler puntare allo sviluppo del calcio femminile». 

Gli arbitri

Infine il settore arbitrale. «Anche in questo caso c’è ottimismo per il futuro. Gli organici a disposizione del Comitato Regionale Arbitri sono limitati ma sempre sufficienti a garantire la copertura di tutte le partite. Peraltro il reclutamento ed i corsi di formazione per nuovi arbitri proseguono ed è confermata la norma per il doppio tesseramento (calciatore/arbitro) per ragazzi fino a 19 anni d’età». Ovviamente, in un movimento con numeri così importanti, ci saranno pure delle criticità. «Soprattutto quelli legati ai rapporti con i collaboratori delle società. Dove non c’è un efficace ricambio, con la classe dirigente che invecchia e manca un vero e proprio turnover. Mentre dal punto di vista dell’organizzazione dell’attività non ci sono sostanziali problemi. Tanto che la stagione è iniziata con un numero ottimale per la gestione dei campionati stessi e, per fare un esempio, quest’anno abbiamo nelle varie categorie (dall’Eccellenza alla Seconda categoria) tutti gironi da 16 squadre con regole certe per quanto riguarda il meccanismo delle promozioni e delle retrocessioni». 

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