Tamberi dagli Usa: "Grazie a tutti
Spero di farvi saltare di gioia"

Gianmarco Tamberi a Portland
Gianmarco Tamberi a Portland
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Lunedì 21 Marzo 2016, 20:55

ANCONA - “Vi prometto che l’anno prossimo se i campionati italiani si faranno di nuovo ad Ancona vi farò fare i salti di gioia come l’altro ieri notte, perché ve lo meritate tutto! Città fantastica, persone fantastiche”.
Questo il messaggio via what’s app Gianmarco Tamberi  dopo un veloce scambio di battute all’insegna del “Sono stanco e qui non mi lasciano un attimo libero”.
Infatti, se è vero che rientrerà oggi dagli Stati Uniti la scarna spedizione italiana ai campionati mondiali indoor di atletica leggera, per Gianmarco Tamberi l’avventura a stelle e strisce continuerà ancora per qualche giorno, tanto per cominciare con la trasferta a Houston, dove Gimbo potrà applaudire i suoi idoli della Nba, cosa già di per sé stessa eccezionale per lui, e ancora più straordinaria per il fatto che avrà la grande sorpresa di essere a sua volta applaudito dai suoi miti, visto che un campione del mondo di salto in alto è merce rara anche negli Stati Uniti.

Il giorno dopo il titolo mondiale conquistato dal saltatore anconetano lui stesso e lo sport italiano, possono capire ancora meglio la portata dell’avvenimento. Gianmarco tra una festa e l’altra ha confessato ieri nell’unico contatto telefonico con la mamma “stanchezza ed emozione”. “E il momento dell’inno è stato bellissimo - ha detto Gimbo alla madre - pensa che c’era proprio la banda vera a suonarlo”.

Tra l’altro gli atteggiamenti per certi versi istrionici di Tamberi lo rendono un personaggio di popolarità planetaria al di là del semplice risultato sportivo, che pure è stato eccezionale. Sui social sono comparsi qua e là anche commenti negativi a proposito della “mezzabarba” o di certe gestualità di Gimbo, ma chi lo conosce sa benissimo che si tratta di atteggiamenti del tutto spontanei e non del tentativo di creare ad arte un personaggio. La simpatia di Tamberi emerge immediatamente sulle pedane di tutto il mondo, tanto che anche a Portland, così come dovunque Gimbo si esibisca, il pubblico ha preso a parteggiare per lui, oltre che per l’idolo di casa Kynard, poi terzo con 2,33.
 

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