L'Ascoli ora piomba su Fedato
A sinistra può volare con l'ex Carpi

ASCOLI - Francesco Fedato pazza idea bianconera. Il giocatore di proprietà della Sampdoria piace al direttore sportivo del’Ascoli Cristiano Giaretta e un primo contatto tra le parti c’è stato. Fedato è nato a Mirano il 15 ottobre del 1992 ed è un attaccante esterno che predilige giocare a sinistra. Può adattarsi bene sia con il 4-3-3 che con un 4-4-2. L’esterno veneto, cresciuto nelle giovanili del Venezia, è passato in prima squadra nel 2010/11, quando i lagunari militavano nel campionato di Serie D. In seguito ha giocato con la Lucchese in Eccellenza. Nel giugno 2012 lo acquista il Bari che cede la meta del suo cartellino al Catania e successivamente alla Sampdoria. Tra le squadre con le quali ha militato ci sono anche Modena, Livorno e infine il Carpi. È stato Nazionale under 20 e 21.

Fedato è uno di quei giocatori che erano definiti di prospettiva a dal grande futuro, tanto che dall’Eccellenza era approdato perfino nel giro dell’Under 21 azzurra. È uno di quei giocatori dall’ottima visione di gioco e dai cosiddetti piedi buoni. Per ora c’è stato un primo contatto, di sicuro c’è che le caratteristiche del giocatore rispecchiano le esigenze dell’Ascoli per completare il reparto offensivo. L’ex Bari può giocare anche da trequartista. Se il primo contatto avrà un seguito, l’attacco bianconero sarà di tutto rispetto con un tridente formato da Favilli, Fedato e Varela, giocatori di spessore che prediligono il bel gioco e che conoscono la categoria.

Altri nomi sono solo stati proposti dai procuratori alla ricerca di una squadra per i propri assistiti, quello di Fedato è stato invece scelto dall’Ascoli proprio in base alle caratteristiche tecniche del giocatore. Vedremo nei prossimi giorni se ci saranno degli sviluppi in tal senso. Per ora c’è stata solo una chiacchierata tra le parti. Lo scorso campionato Fedato ha giocato nel Carpi allenato dal tolentinate Fabrizio Castori, ex tecnico bianconero sempre amato, e la chiamata della società emiliana gli ha permesso di tornare a grandi livelli dopo aver giocato in prestito nel Livorno.