Gallo, volto noto di cinema e tv, protagonista con Sacchi nella commedia “Amanti”: «Galeotto fu lo psicologo»

La pièce in scena una settimana nelle Marche: martedì a Osimo, poi a Fermo, Fano, San Severino

Gallo, volto noto di cinema e tv, protagonista con Sacchi nella commedia “Amanti”: «Galeotto fu lo psicologo»
Gallo, volto noto di cinema e tv, protagonista con Sacchi nella commedia “Amanti”: «Galeotto fu lo psicologo»
di Chiara Morini
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Domenica 14 Aprile 2024, 06:55 - Ultimo aggiornamento: 12:35

Non sarà una semplice storia di una relazione extra coniugale lo spettacolo “Amanti” di Ivan Cotroneo, con Massimiliano Gallo, volto noto di cinema e televisione e Fabrizia Sacchi. La piéce sarà in scena per un’intera settimana nelle Marche: martedì, 16 aprile, a La Nuova Fenice di Osimo (ore 21,15), mercoledì 17 e giovedì 18 al Teatro dell’Aquila di Fermo (ore 21), da venerdì 19 a domenica 21 al Teatro della Fortuna di Fano (ore 21, domenica ore 17) e lunedì 22 al Feronia di San Severino Marche (ore 20,45).

Gallo, lo spettacolo è più della storia di una relazione extra coniugale?

«Sì, non è solo quello anche se l’idea di fondo è proprio l’incontro tra i due personaggi, Giulio e Claudia, che si conoscono perchè vanno a fare terapia dallo stesso psicologo. E si sviluppa la storia che con gli scritti di Ivan Cotroneo, emozionerà il pubblico, che vivrà momenti di umanità. Con lo spettacolo esploriamo i due universi maschile e femminile, dimenticandosi del politically correct. Saremo molto diretti, abbiamo un grande successo».

Da cosa crede sia dovuto?

«Sono storie che possono essere capitate o a chi si conosce o magari a se stessi, ma soprattutto perché esploriamo il profondo dell’animo umano. Mi sono divertito, nella messa in scena, a improvvisare e aggiungere dettagli e Cotroneo ha ben percepito il mio modo di stare in scena».

Ha messo molto di suo in Giulio?

«Sì, me lo sono costruito come faccio sempre con i miei personaggi, questo per Ivan era una novità. Io provo e poi costruisco lo spettacolo non già con la memoria, ma con le suggestioni».

Chi è Giulio?

«Un uomo basico, nel senso di persona normale che cerca la felicità: pur avendo moglie e tre figli ancora non l’ha trovata.

Cerca l’amore della sua vita».

Teatro, cinema, fiction e televisione: fa tutto, ma come vede il mondo dello spettacolo?

«Con le piattaforme è iniziato un periodo di cambiamento. Bisogna però adeguarsi ai tempi, per il cinema. Il teatro non ha bisogno di questo, è un mezzo già pronto, è quello più contemporaneo, perché la gente vuole condividere emozioni, ne ha bisogno. Comunque il periodo non è brutto nemmeno per il cinema. Vede, non è vero che il pubblico non capisce, altrimenti non si spiegherebbero i successi dei film su Van Gogh e della Cortellesi».

Lei ha lavorato in tante fiction, tra cui Imma Tataranni e Vincenzo Malinconico, quale le ha lasciato di più?

«Malinconico è quella tarata su di me, in autunno ci sarà la seconda stagione. Ci sarà Imma Tataranni 4, ma tra le cose che faccio, quella che mi onora molto e mi carica di grande responsabilità è legata a Edoardo, che faccio per la Rai. Io, da napoletano, sono fiero di questo, ma soprattutto lo sono perché De Filippo è stato uno dei più grandi drammaturghi della storia. É stato e sarà sempre molto avanti. Questo lavoro per la Rai per me è un grande regalo».

Il pubblico guarda lei ma lei, Gallo, cosa guarda quando non lavora?

«Io faccio il vero spettatore, guardo tutto, in particolare mi piace guardare con mia moglie i film indiani di Bolliwood, girati ancora con la voglia di intrattenere».

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