Il cantautore senigalliese Maredè sulle piattaforme con il nuovo singolo “Settembre”: «Il mio pop calato nel presente»

Il cantautore senigalliese Maredè sulle piattaforme con il nuovo singolo “Settembre”: «Il mio pop calato nel presente»
Il cantautore senigalliese Maredè sulle piattaforme con il nuovo singolo “Settembre”: «Il mio pop calato nel presente»
di Saverio Spadavecchia
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Domenica 1 Ottobre 2023, 07:58 - Ultimo aggiornamento: 2 Ottobre, 15:15

SENIGALLIA - Nuova musica per Luigi Bevilacqua, in arte Maredè, cantautore di Senigallia di 23 anni che ha pubblicato il nuovo singolo “Settembre”. Uscito qualche giorno fa per Pepperpot/ADA Music Italy, è una canzone costruita attorno ad un pop “evoluto” capace di flirtare con radici anni ’80 e una moderna capacità di attrarre i giovani appassionati. Il produttore del brano è Alessandro Forte, già collaboratore di Aiello, Galeffi e Scrima, e rappresenta l’inizio del nuovo progetto artistico di Maredè. Il brano è disponibile su tutte le maggiori piattaforme di streaming e a breve verrà anche rilasciato un video per dare ulteriore sostegno alla canzone.

 
Come nasce la passione per la musica?
«È nata da piccolissimo e uno dei miei primi ricordi è legato al Festival di Sanremo. A casa di mia nonna e mia zia ricordo che guardavamo tutta la trasmissione e nonostante la mia giovane età io lo guardavo con passione. Ricordo poi che mi nascondevo dietro il giradischi e cantavo “Papaveri e papere” di Nilla Pizzi, senza farmi vedere, volevo solo che mi sentissero. Questo è il mio primo ricordo, perché la musica mi ha sempre accompagnato».


E poi, i primi passi veri e propri: come sono arrivati?
«Durante il terzo o quarto anno di liceo chiesi in prestito una chitarra classica a una mia amica, volevo imparare a suonare e provare a fare qualcosa. Presi lezioni, iniziai a cantarci sopra e la mia voce mi piaceva. Ho iniziato a scrivere qualcosa e poi è arrivato il trasferimento a Roma per motivi di studio. Nella capitale ho incontrato durante delle masterclass tante persone del mondo della musica che mi hanno dato forza e incoraggiato».
Ci sono state poi esperienze e primi traguardi come la finale del Premio “Fabrizio De André” all’Auditorium Parco della Musica di Roma, il Premio Radio Subasio per la “Canzone più radiofonica” e l’apertura di uno showcase della cantautrice Noemi all’Alcazar di Roma: esperienze che hanno segnato?
«Tutto è arrivato in maniera molto istintiva. Ho inviato delle canzoni che mi hanno permesso di partecipare a tante cose, situazioni belle e inaspettate che mi hanno permesso di suonare in situazioni più grandi di me ma che ho saputo affrontare e vivere bene».
Il progetto legato al nuovo singolo, cosa c’è dietro?
«Con il team di persone che mi supporta da inizio anno, abbiamo iniziato a lavorare perché volevo un sound pop che però fosse calato nel presente. Pop per me è un termine bellissimo, è “popolare” e proprio a Roma un produttore come Alessandro Forte che si è innamorato della mia scrittura e della mia vocalità».
Si è laureato qualche giorno fa in Filologia Moderna a Roma, com’è stato possibile coniugare studio e musica?
«È stato tutto molto naturale e lo dimostra quello che mi ha detto il vicino di casa durante la mia festa di laurea: “Io in questi 5 anni ti ho sempre sentito cantare, ma quando hai studiato?”. Sinceramente ancora non lo so, ma ho fatto tutto con molta passione, coltivando studio e musica. Due binari paralleli che non si sono mai incrociati. Anche la mia relatrice è curiosa, mi ha chiesto di poter ascoltare la mia nuova canzone».
Sanremo? È un sogno oppure c’è qualcosa di più?
«Magari tra qualche anno…».

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