CIVITANOVA- Tina Turner, Sinead O’Connor, Patti Smith. E poi Patti Pravo, Caterina Caselli, Mina, Loredana Bertè, Gianna Nannini, fino a Madame e Irene Grandi. Le vite delle donne della musica si intrecciano con la rivoluzione culturale operata a colpi di outift, musica, parole e gestualità.
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L'evento
Rocksophia non poteva scegliere debutto migliore per iniziare il festival: un Varco sul mare stracolmo ha regalato la giusta atmosfera alla kermesse che ha mostrato il tributo di diverse generazioni di interpreti alla rivoluzione culturale e sessuale del Paese.
Ad aprire la serata il sindaco Fabrizio Ciarapica assieme alla presidente dei TDC Maria Luce Centioni e al vicesindaco Claudio Morresi. Il primo cittadino ha ricordato come “Popsophia rappresenta una parte dell’identità di questa città che negli anni ha saputo trasformarsi spingendo sempre oltre l’asticella delle aspettative degli spettatori. Uno spettacolo che è una produzione sempre inedita e che siamo orgogliosi di ospitare e legare al nome di Civitanova”.
Soddisfazione è stata espressa anche dalla presidente dei TdC che ha anticipato il tema della serata: “il rock non è solo musica, ma è emancipazione” – ha detto, per poi lasciare spazio ad un’“invasione di campo” come l’ha definita l’assessore allo sport e vicesindaco Claudio Morresi per tributare un riconoscimento al successo di un’altra protagonista, stavolta dell’atletica, Assunta Legnante che appena due settimane fa ha ottenuto la sua quinta medaglia iridata della carriera.
Una prima giornata tutta in rosa, dunque, aperta con un flash mob danzato sulle note di Tina Turner dalle allieve della scuola di danza Effort e proseguita con gli interventi di Alessandro Alfieri, esperto di musica e filosofia e Noemi Serracini, scrittrice e voce radiofonica. Alfieri nel produrre un “ritratto narrato” di Tina Turner ha posto il tema che è stato poi il filo conduttore di tutta la giornata, ovvero il rapporto fra opera e dimensione privata dell’artista, contestualizzando le canzoni di Tina Turner e incrociandole col suo vissuto. Allo stesso modo Noemi Serracini ha offerto, partendo da canzoni come “Dancing barefoot” e “People have the power” uno spaccato della dimensione spirituale della “sacerdotessa del rock”.