Paolo Cevoli si racconta «politicamente scorretto» sul palco di Magliano di Tenna

Il comico romagnolo domani alle 21.45

Paolo Cevoli si racconta «politicamente scorretto» sul palco di Magliano di Tenna
Paolo Cevoli si racconta «politicamente scorretto» sul palco di Magliano di Tenna
di Chiara Morini
3 Minuti di Lettura
Venerdì 16 Giugno 2023, 01:55 - Ultimo aggiornamento: 10:34

La forza comica di Paolo Cevoli farà divertire il pubblico presente in piazza Gramsci, a Magliano di Tenna, domani, sabato 21 giugno, alle ore 21,45 (prevendita su ciaotickets, in Comune o biglietti disponibili direttamente la sera dello spettacolo).


Il personaggio


“Paolo Cevoli show”, questo il titolo, parla della storia del comico romagnolo che immagina «di raccontare a mio nipote Tommaso com’era quella volta, quando non c’era internet». Nessun personaggio o situazione particolare nello spettacolo, perché, spiega Cevoli «il personaggio protagonista sono io, è più un racconto del mio passato che una situazione particolare o un personaggio». Cevoli, anche manager della ristorazione nato in una famiglia di albergatori, racconta che il passaggio dagli hotel e ristoranti alla comicità è avvenuto «semplicemente perché quelli di Zelig sono venuti in un mio ristorante, ormai 20 anni fa, si sono accorti di quanto fossi un “pataca”, e da lì mi hanno invitato a Zelig». Avevano cioè capito il potenziale comico di Cevoli, dato che, quella che forse è la parola romagnola più famosa, “pataca”, vuol dire “patacca”, “sciocco”. Paolo Cevoli è comico, fa i suoi spettacoli, ma non parla dei suoi “colleghi”. «In generale – commenta – io non guardo molto gli altri comici, perché non guardo la tv, quindi non saprei dire come stia la comicità oggi in Italia. Ma penso che facciano ridere più di me». Parlare di comicità implica indirettamente pensare anche al politically correct.


La linea romagnola


Rovina o no la comicità? Chiedetelo a Cevoli e vi dirà che «io so solo che in Romagna siamo politicamente scorretti, quindi, per quanto mi riguarda io continuo su questa linea, che mi piace e anche molto».

Fin qui il comico, perché poi se si va a guardare il lato umano, Cevoli racconta quanto soffre per la sua Romagna, così martoriata dalle due alluvioni del mese scorso. «Ne soffro molto – dice – ma in realtà è più la forza che le persone tirano fuori, piuttosto che il dolore, perché noi in Romagna siamo fatti così. E alla fine delle nostre frasi mettiamo sempre un però. Le faccio un esempio: “È tutto allagato, però…”, siamo positivi per genetica».


La carriera


Paolo Cevoli, divenuto noto per il suo personaggio dell’assessore Palmiro Cangini di Roncofritto, continua ad essere manager del settore ristorazione. Laureatosi in giurisprudenza finisce davanti alle telecamere di Zelig, dove porta personaggi come l’assessore alle “Attività varie ed eventuali”, o l’imprenditore del “Glorioso Maialificio Casadei”. Tanti gli spettacoli e i tour fatti da Cevoli nel corso degli anni, con show che hanno riscosso un grandissimo successo. Si ricordano “La penultima cena”, il “Sosia di Lui”, “La Bibbia”, “La Sagra Famiglia”. Parallelamente alla carriera teatrale, nel 2014 inizia quella al cinema, approdando sul grande schermo come attore principale e regista nel film “Soldato Semplice”, una commedia all’italiana che dirige e interpreta raccontando la storia della prima guerra mondiale. Tra le varie cose che fa c’è anche quella del testimonial della Regione Emilia Romagna, con la serie “Romagnoli Dop”.

 

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