Prima il corso, poi le assunzioni. Il tomaificio Sl di Magliano di Tenna: «Il lavoro c'è, bisogna muoversi»

Prima il corso, poi le assunzioni. Il tomaificio Sl di Magliano di Tenna: «Il lavoro c'è, bisogna muoversi»
Prima il corso, poi le assunzioni. Il tomaificio Sl di Magliano di Tenna: «Il lavoro c'è, bisogna muoversi»
di Massimiliano Viti
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Giovedì 24 Novembre 2022, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 14:12

MAGLIANO DI TENNA - Problema: tre orlatrici andranno presto in pensione e occorre sostituirle. Soluzione di Lorenzo Totò, titolare del tomaificio Sl: chiamare Adecco per reclutare ragazze da formare attraverso un corso d 120 ore per addetti all’orlatura con un investimento di diverse migliaia euro. Ieri 8 ragazze (delle 9 iscritte) hanno ricevuto l’attestato di partecipazione. 


La strategia


Tre di loro verranno assunte a tempo indeterminato con contratto di apprendistato e altre 3 a tempo determinato. Le altre due hanno un’occupabilità garantita seconda la responsabile operation Marche di Adecco Tania Danti e della filiale di Fermo Simona Romagnoli che hanno confermato come la figura dell’orlatrice e quella del montatore sono le più richieste in ambito calzaturiero. «Il messaggio che vorrei trasmettere agli artigiani del nostro settore è di non aspettare che le figure professionali cadano dal cielo o l’arrivo di bandi pubblici per la formazione ma muoversi e agire» afferma Totò, imprenditore e vice presidente Confartigianato Macerata-Ascoli-Fermo. «Con 120 ore non si impara il mestiere dell’orlatrice ma si può trasmettere la passione. Si possono individuare le figure che poi verranno formate in azienda perché hanno dimostrato voglia e passione» spiega. La sua azienda ha prima resistito alla concorrenza cinese e ora sfrutta la minore concorrenza sul mercato, soprattutto nel segmento lusso da dove provengono i suoi clienti.

Il 2022 è stato un anno di crescita e da qui la necessità a formare competenze, nonostante le prospettive non siano così luminose. Tra l’altro dal 2023 il tomaificio (24 dipendenti) e la tranceria Gia.Fed di Montegiorgio (3 dipendenti) si fonderanno per formare un’unica azienda con Totò e Federico Franchi che diventeranno soci in un raro esempio di aggregazione nel distretto calzaturiero marchigiano. Zuleiha Bakiu, Eleonora Catini, Sidorela Baqiqi, Alice Di Stefano, Esra Bakiu, Sara Giusti, Mara Marsili e Anastasia Pennesi sono le otto ragazze che hanno frequentato il corso.


Il racconto


«È stata un’esperienza bella, interessante e spero di proseguire con questo lavoro» ha detto sorridente Alice Di Stefano, 23 anni, che dopo aver frequentato l’istituto alberghiero a Porto Sant’Elpidio e con un’esperienza lavorativa in un altro settore sembra aver trovato il percorso più giusto per il suo futuro. «Perché molti giovani non hanno interessi nei lavori manuali? Perché i genitori li iscrivono all’Università e poi cercano un lavoro saltuario in settori diversi senza però acquisire delle specifiche competenze» afferma Alice. Per Esra Bakiu la risposta è semplice: «I giovani preferiscono lavori poco impegnativi e più remunerativi».

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