Mayes Rubeo (costumista di Avatar) celebra il marito Bruno scenografo di Hollywood con una mostra a Potenza Picena

Mayes Rubeo, costumista di Avatar, celebra il marito Bruno scenografo di Hollywood con una mostra a Potenza Picena
Mayes Rubeo, costumista di Avatar, celebra il marito Bruno scenografo di Hollywood con una mostra a Potenza Picena
di Silvia Del Beccaro
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Sabato 25 Marzo 2023, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 15:16

POTENZA PICENA - Hollywood, con Dante Ferretti in apertura. Ancora Hollywood, mecca del cinema, per il gran finale. È la scelta di Prima Scena, festival della scenografia, che oggi e domani si chiude a Potenza Picena dove c’è grande attesa per l’arrivo di Mayes e Marco Rubeo, rispettivamente moglie e figlio dello scenografo italiano Bruno Rubeo. Lei è stata costumista di film capolavoro come “Avatar”, “Apocalypto” e “Thor” fra gli altri; lui art director di produzioni come “007 Quantum of Solace” e “The Hateful Height” di Quentin Tarantino. Nella giornata di oggi al Teatro Mugellini, alle 17, la costumista messicana - con il cuore italiano - incontrerà gli spettatori per scoprire il favoloso mondo della scenografia - cinematografica e teatrale - con tutti i retroscena che essa comporta. Grandi i film a cui Mayes Rubeo ha lavorato in qualità di costumista, “JoJo Rabbit” le è valso anche la candidatura agli Oscar, oltre alla vittoria ai Costume Designer Guild Awards. Spiega che ogni produzione va affrontata «con molta cautela. Non c’è un lavoro uguale all’altro ma forse è proprio questo il motivo per cui ho scelto di fare questo mestiere. Sono una persona che ha bisogno costantemente di stimoli».


La passione

A chi vuole seguire le sue orme, la costumista raccomanda di essere umili e collaborare sempre per la buona riuscita del progetto a cui si sta lavorando.

C’è un segreto, in più, che svela: «Bisogna anche essere pazienti, è facile scoraggiarsi perché è una strada molto lunga e a volte difficile. Potrebbe capitare di doversi trasferire per trovare nuove opportunità lavorative». Il motivo per cui ha scelto di fare la costumista è semplicemente l’amore per questo mestiere, che conservava nel suo cuore fin da bambina, quando giocava con i fratelli imitando il mondo cinematografico. Si definisce nata per questo lavoro e durante la sua vita lo ha dimostrato con le sue innumerevoli creazioni: «Nel corso della mia carriera credo di aver realizzato migliaia di costumi. In particolare ricordo con maggiore piacere quelli di “Apocalypto” e molti altri della Marvel».

Il fine settimana marchigiano sarà un omaggio al marito, Bruno Rubeo, scenografo scomparso oltre dieci anni fa. Sarà infatti allestita una mostra dei suoi bozzetti scenografici, prova del suo immenso lavoro che gli è valso il Nastro d’argento alla migliore scenografia per il film “Il mercante di Venezia” e la nomination al Premio Oscar per la scenografia del film “A spasso con Daisy”. Un prezioso materiale che sarà condiviso con il grande pubblico. Dice Mayes: «Per me è sempre bellissimo onorare mio marito, era unico, un artista innovativo per il suo tempo. Se potessi metterei sempre in mostra i grandi lavori scaturiti dalla mano e dalla penna di Bruno. Per questo ringrazio Prima Scena, per aver scelto di inserirlo in questa manifestazione».
Mayes Rubeo è stata felicemente sposata con Bruno fino alla sua scomparsa nel 2011. Hanno trascorso la loro vita insieme tra Los Angeles e l’Umbria, ma conosce molto bene anche le Marche, che collega a ricordi bellissimi. Conclude: «Il nostro caro amico Giancarlo Colis ha una casa nelle Marche, dove Bruno e io andavamo spesso per trascorrere il weekend. Giancarlo e Bruno hanno passato numerose serate parlando di arte, notti intere davanti al caminetto. Sono stati tempi splendidi, che abbiamo avuto la fortuna di poter vivere insieme».

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