Oscar 2023, vincitori e premi. "Everything Everywhere" miglior film con 7 statuette.
Miglior attore Brendan Fraser, l'attrice è Michelle Yeoh

La serata degli Academy Award, tutti i premiati, gli ospiti e le sorprese

Oscar 2023, 7 statuette a "Everything Everywhere": miglior attore Fraser, l'attrice è Michelle Yeoh
Oscar 2023, 7 statuette a "Everything Everywhere": miglior attore Fraser, l'attrice è Michelle Yeoh
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Lunedì 13 Marzo 2023, 08:34

Notte degli Oscar 2023. Il film Everything Everywhere All at Once, la pellicola dei Daniels si aggiudica 7 statuette tra cui miglior film, miglior regia, migliore attrice protagonista (Michelle Yeoh), migliori attori non protagonisti (Ke Huy Quan e Jamie Lee Curtis). "Pinocchio" miglior film d'animazione. Quattro Oscar a "Niente di nuovo sul fronte occidentale". Niente da fare  per "Le Pupille" di Alice Rorhwacher e per Aldo Signoretti. Lady Gaga canta a sorpresa "Hold my Hand" senza trucco, lacrime di John Travolta per Olivia Newton-John.

Miglior film

Everything Everywhere All at Once è il miglior film della 95ª edizione degli Academy Awards. Tutto, ovunque, tutto insieme, come il titolo del loro EEAAO in cui si sono divertiti a mescolare generi e piani spazio temporali e che ha battuto ogni record di trofei conquistati in questa stagione dei premi
 

Miglior attrice protagonista

La protagonista di Everything Everywhere All at Once fa la storia:  è a prima donna asiatica a vincere come Migliore attrice protagonista."I sogni si avverano e, signore, non lasciate mai che qualcuno vi dica che avete passato una certa età'", commenta Michelle Yeoh ritirando la statuetta. "Dedico il premio a mia mamma e a tutte le mamme del mondo: sono loro le supereroine. Senza di loro nessuno sarebbe qui stasera - aggiunge - mia mamma mi sta guardando in Malesia adesso: ti porto l'Oscar. Anche alla mia famiglia estesa a Hong Kong dove ho iniziato la mia carriera. Alle mie figlie, alle figliocce, a mio fatello", conclude.

Miglior film 

Il miglior film è alla fine il titolo favorito secondo i pronostici: Everything Everywhere All at Once. La pellicola dei Daniels si porta a casa sette statuette, molte delle quali delle categorie più importanti.

Miglior attore protagonista


Brendan Fraser vince l'Oscar come miglior attore per 'The Whale'. "Avete un cuore da balena: e' possibile vedere nelle vostre anime. Un onore essere qui con voi". Così un emozionatissimo ringrazia tutti. "Ho iniziato trent'anni fa a fare film e non sempre le cose sono andare come dovevano. Ora sono qui. Ritornare in superficie non e' facile ma ce l'ho fatta, ci sono persone che me l'hanno permesso, i miei figli", aggiunge. Ringrazia enormemente il regista, Darren Aronofsky, il quale gli ha permesso di tornare in superficie, riemergere.

Il ricordo di Gina Lollobrigida 

Con Lenny Kravitz al pianoforte l'Academy ha ricordato i suoi morti, tra questi Gina Lollobrigida. Il segmento In Memoriam ha citato tra gli altri Irene Papas, Kirstie Allen, Ray Liotta, Irene Cara, Jean Luc Godard, Burt Bacharach, Angela Lansbury, Vangelis, James Caan, Raquel Welch e tanti altri che, anche da dietro le quinte, hanno contribuito alla magia dell'industria dei sogni. Tra questi il truccatore italiano Maurizio Silvi di Moulin Rouge e Il Grande Gatsby.

Miglior regia

Consegnato anche il premio per la miglior regia, che ottengono i registi del film Everything Everywhere All at Once, i cosiddetti Daniels. Sono Daniel Kwan e Daniel Scheinert. Da lunedì 13 marzo il distributore italiano I Wonder rimanderà il film in sala. «Dedichiamo questo premio a tutte le mamme del mondo, in particolare alle nostre mamme».

Le lacrime di John Travolta per Olivia Newton-John

John Travolta ha introdotto il segmento "in memoriam", dedicato alle personalita' di Hollywood che sono scomparse nell'ultimo anno. Travolta non ha trattenuto le lacrime quando ha ricordato Olivia Newton-John, scomparsa l'8 agosto dell'anno scorso a 73 anni. Con la cantante, attrice e attivista, l'attore aveva girato l'indimenticabile "Grease" ed era rimasto legato da una lunga amicizia.


Miglior montaggio 

L'Oscar per il miglior montaggio è stato consegnato a Paul Rogers, montatore del film dei Daniels, Everything Everywhere All at Once.

Migliore canzone originale

È il film Naatu Naatu che viene insignito dell'Oscar alla miglior canzone originale, con il premio vinto dal brano RRR.

Miglior sonoro 

La pellicola Top Gun: Maverick vince la statuetta per il miglior sonoro.

Miglior sceneggiatura originale

I Daniels festeggiano il trionfo: hanno vinto l'Oscar per la miglior sceneggiatura originale

Jimmy Kimmel imbarazza Malala Yousafzai       

Jimmy Kimmel imbarazza Malala Yousafzai: il comico che conduce la serata degli Oscar e' sceso in platea mentre sul palco si preparava la performance di Rihanna e si e' avvicinato alla Premio Nobel per la Pace con una presunta domanda del pubblico: "Cosa pensi di Harry Styles che sputa su Chris Pine?", le ha chiesto. "Parlo solo di pace", ha replicato l'attivista pakistana.

Standing ovation per Rihanna (come per Lady Gaga), ma il pancione è nascosto

Stavolta non ha mostrato il pancione, come aveva fatto nello show al Super Bowl, a febbraio, ma Rihanna, con abito scuro lungo, e' stata ancora grande protagonista con "Lift me up", tributo a Chadwick Boseman, sfortunato attore di "Black Panther", scomparso nel 2020 a 43 anni. Al termine dell'esibizione del brano, candidato all'Oscar come miglior canzone originale, tutta la platea le ha tributato la standing ovation. Lo stesso è avvenuto alla fine dell'esibizione della sua collega, Lady Gaga.

Il discorso di Ke Huy Quan: "Ero un rifugiato. Non smettete di sognare"

L'attore, commosso dalla vittoria del riconoscimento per l'interpretazione nel film Everything Everywhere All At Once, ha ricordato l'esperienza da ex rifugiato vietnamita e ha celebrato il sogno americano: "Non smettete di sognare"

Miglior sceneggiatura non originale

L'Oscar alla Miglior sceneggiatura non originale va a Women Talking. Lo ritira la regista e sceneggiatrice del film, Sarah Polley.

Migliore sceneggiatura originale 

Everything Everywhere All at Once riceve la statuetta per la migliore sceneggiatura originale. Il premio va ai Daniels, che - oltre a essere i registi del film - sono pure gli sceneggiatori.

Migliori effetti speciali 

Per quanto riguarda i migliori effetti speciali, l'Oscar è stato vinto da Joe Letteri, Richard Baneham, Eric Saindon e Daniel Barrett per il film di James Cameron Avatar: La via dell'acqua.

Lady Gaga senza trucco

Aveva detto che non lo avrebbe fatto ma invece si è esibita.

Si presenta in maglietta nera e jeans strappati e senza trucco al pianoforte per cantare Hold My Hand da Top Gun: Maverick. «Puoi scoprire di essere il tuo eroe, anche se hai il cuore spezzato», il suo messaggio. Con la dedica alla memoria di Tony Scott, che firmò il primo Top Gun», nell’86, scomparso nel 2012. 

Miglior film internazionale

Secondo le attese il miglior film internazionale è Niente di nuovo sul fronte occidentale del tedesco Edward Berger, tratto da romanzo di Erich Maria Remarque, targato Netflix a cui va anche miglior scenografia e colonna sonora a Volker Bertelmann. L’ultima volta per la Germania era stato nel 2007 con Le vite degli altri di Florian Henckel von Donnersmarck. L’Oscar 2023 per il miglior corto documentario va a Raghu, il piccolo elefante (The elephant whisperers) di Kartiki Gonsalves e Guneet Monga, mentre il miglior corto di miglior di animazione è a Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo di Charlie Mackesy e Matthew Freud.

Miglior documentario 

Miglior documentario è Navalny diretto da Daniel Roher con Odessa Rae, Diane Becker, Melanie Miller e Shane Boris, sul principale oppositore di Putin. «Famiglia Navalny grazie per il vostro coraggio, il mondo è con voi», dice Roher, ricordano le parole del leader dell’opposizione sulla guerra ingiusta di Putin contro l’Ucraina. «Dedico a te il mio premio, il mondo non si è dimenticato del tuo messaggio, non avere paura». Molto commossa la moglie Julija «Mio marito è in carcere solo perché ha difeso la libertà e la democrazia. Io sogno il giorno in cui lui sarà libero, sogno il giorno in cui sarà libero il mio Paese». Niente statuetta per Le pupille di Alice Rohwacher, rodotto da Alfonso Cuaron: tra i cortometraggi live action vince An Irish Goodbye di Tom Berkely e Ross White con James Martin che festeggiava il suo 31esimo compleanno (con coro di tutta la platea). E neanche per Aldo Signoretti, candidato per Elvis: nella categoria trucco e parrucco vince The Whale. Miglior fotografia a James Friend per Niente di nuovo sul fronte occidentale di Edward Berger.

Miglior film di animazione

Nessun sorpresa per il film di animazione: Pinocchio di Guillermo Del Toro, la sua personalissima rilettura del classico di Collodi. Il regista messicano lo dedica a moglie e figli e ai genitori («che non ci sono più») e ribadisce: «L’animazione non è un genere a sé, è cinema».

Miglior attore non protagonista

Come da pronostici anche la vittoria tra i miglior attori non protagonisti di Ke Huy Quan (attore spielberghiano: era il ragazzino di Indiana Jones e il tempio maledetto) per Everything Everywher All at Once. Non prova neanche a trattenere le lacrime l’attore di origini vietnamite. «Mia mamma ha 84 anni, è a casa a guardare la tv: mamma ho vinto un Oscar. Ho iniziato il mio viaggio su una barca, ho passato un anno in un campo profughi e ora sono qui: questo è il vero sogno americano».

Miglior attrice non protagonista

Tra le attrici non protagoniste vince Jamie Lee Curtis, la villain di Everything Everywhere All at Once che batte Angela Bassett, candidata per Black Panther: Wakanda Forever (titolo premiato per i migliori costumi). «Ci sono centinaia di persone qui con me», cita i Daniels, gli attori, la troupe del film. «A tutte le persone che hanno sostenuto le centinaia di film di genere che ho fatto», la sua dedica.

Jimmy Kimmel il cerimoniere

Tocca a Jimmy Kimmel rompere il ghiaccio, a suon di omaggi e battute sui candidati. «Molti film sono sequel o franchise, Hollywood non ha più idee, anche Spielberg ha dovuto fare un film su Spielberg. È il primo regista che è stato nominato in sei decenni diversi. James Camerom con Avatar 2 ha potuto fare quello che gli piace di più: far affogare Kate Winslet. Non è qui perché non è stato nominato come miglior regista: cosa pensava l’Academy, che fosse una donna?». Non c’è neanche Tom Cruise al Dolby Theatre. «Lui e Cameron hanno salvato il cinema, riportando il pubblico in sala, ma qui non sono venuti». Non manca una battuta sullo schiaffo di Will Smith a Chris Rock: «In caso di violenza fate come l’anno scorso: non fate assolutamente nulla».

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