C'è Monica Piseddu al Lauro Rossi
con “Ti regalo la mia morte, Veronika”

Monica Piseddu sul palco interpreta Veronika
Monica Piseddu sul palco interpreta Veronika
di ​Lucilla Niccolini
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Martedì 23 Febbraio 2016, 20:21
ANCONA -  La figura minuta e scolpita nell'acciaio risalta in scena tra le maschere bianche degli scimpanzé che popolano la sua immaginazione viziata dalla droga: Veronika Voss racconta il rapporto tra il regista Reiner Werner Fassbinder e le sue attrici in “Ti regalo la mia morte, Veronika”, al Teatro Lauro Rossi di Macerata in prima ed esclusiva regionale il 24 e 25 febbraio.
Veronika è Monica Piseddu, pluripremiata attrice prediletta da Arturo Cirillo e da Antonio Latella che è autore e regista di questa complessa pièce teatrale scritta assieme a Federico Bellini.

Musa dei migliori registi contemporanei, Monica non minimizza l'impegno assunto con questa interpretazione. “È molto difficile: la battaglia si gioca sera per sera. L'impianto drammaturgico e registico mi porta a tenermi su diversi piani e richiede una grande concentrazione: la figura dell'attrice perseguitata da un declino popolato di ricordi e fantasmi è attraversata da tante linee, da tante sfumature di senso e di sentimento, sue e di Fassbinder. Già, perché Antonio Latella ha elaborato il testo servendosi, oltre che del film 'Veronika Voss' del regista tedesco, della sua biografia: ha usato Veronika per parlare anche di lui. Una partitura precisa, da interpretare in scena con un coro, di cui in sostanza io, protagonista ed eroina, sono il corifeo”.

Che rapporto ha con Veronika?
“Una grande empatia. Lei è vittima di tante cose che ha fatto nella sua vita, di varie scelte, ma è soprattutto vittima di un sistema. Mi sono rivista tutti i film di Fassbinder, perché Veronika, l'ultima sua eroina, racchiude tutte le precedenti... è un'artista contaminata da tutta la storia che la precede, senza neanche esserne consapevole. Va incontro agli eventi quasi come un capro espiatorio di una fase storica: in lei Fassbinder vede l'emblema della Germania che contempla il proprio passato, e che non riesce a riadattarsi al suo presente. Latella aggiunge uno sguardo drammatico e ironico, con gli scimmioni albini, bianchi come la morfina, a simboleggiare la sua incapacità, ormai, a stare nella vita reale. Mi ricorda Blanche de “Un tram che si chiama desiderio”.

Cosa le ha dato di suo?
“Come si fa a dirlo? In qualche modo si dà sempre qualcosa di proprio alle interpretazioni, ma ho anche pudore a parlarne... Il terrore della solitudine, il pensiero della vecchiaia e della morte. Io me lo sto già chiedendo: come affronterò il viale del tramonto?”.

Ha interpretato tante eroine del teatro classico. A quale è più legata?
“In questo momento mi viene da dire... ho amato moltissimo Alcesti, ma anche Anna, la vicina di casa ne “Le 5 rose di Jennifer” di Annibale Ruccello, o Laura de “Lo zoo di vetro”. Tutte persone che non sono come dovrebbero essere, che stupiscono l'interlocutore, che hanno una loro realtà diversa e in essa hanno la loro dignità. O almeno il diritto ad averla. Laura ne “Lo zoo di vetro” è la sorella che non funziona, non è come la madre vorrebbe che fosse... a me piace arrivare al cuore delle persone, prendermi cura di queste eroine anomale, attraversare aspetti che riguardano anche me, come tutti. Mi piace andarci dentro”.


Con “Ti regalo la mia morte, Veronika” Antonio Latella ha vinto il Premio della Critica 2015 per la regia, e Monica Piseddu per l’intepretazione. Questo è il secondo incontro di Antonio Latella con la poetica di Rainer Werner Fassbinder. Lo spettacolo, scritto da Federico Bellini e Antonio Latella, è prodotto da Ert Emilia Romagna Teatro Fondazione. In scena una nutrita compagnia composta, assieme a Monica Piseddu, da Annibale Pavone, Valentina Acca, Candida Nieri, Caterina Carpio, Nicole Kehrberger, Fabio Pasquini, Maurizio Rippa, Massimo Arbarello, Sebastiano Di Bella, Fabio Bellitti. Le scene sono di Giuseppe Stellato, i costumi di Graziella Pepe, le musiche di Franco Visioli, le luci di Simone de Angelis e le ombre a cura di Altretracce. Inizio dello spettacolo: ore 21.
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