Dardust, re Mida di Sanremo: il compositore marchigiano coautore del brano “La noia”

L’ascolano Dardust, pseudonimo di Dario Faini, torna nelle Marche con “Duality” dopo la data zero nel marzo scorso nella sua Ascoli
L’ascolano Dardust, pseudonimo di Dario Faini, torna nelle Marche con “Duality” dopo la data zero nel marzo scorso nella sua Ascoli
di Filippo Ferretti
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Lunedì 12 Febbraio 2024, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 10:49

A cinque anni dal trionfo di “Soldi” sul palco dell’Ariston, diventato poi una hit internazionale e viatico per il fenomeno Mahmood e ad un anno dal fenomeno “Cenere”, canzone di Lazza diventata nel 2023 la più ascoltata dagli italiani su tutte le piattaforme, il music maker ascolano Dario Faini in arte “Dardust” ha di nuovo fatto centro. È lui, insieme a Madame, ad aver concepito il brano primo classificato al Festival di Sanremo 2024, “La Noia”, cantata da Angelina Mango, coinvolta anche come autrice.

La soddisfazione

Il produttore, musicista e compositore ascolano, che pochi mesi fa aveva dichiarato di volersi sempre più distaccarsi dal suo ruolo di autore, si è convinto davanti al progetto irresistibile rappresentato dalla giovane cantante, figlia d’arte dell’ex Matia Bazar, Laura Valente, e del compianto Pino Mango, che aveva incontrato ad “Amici 22”. «Sono orgoglioso, sono molto orgoglioso» ha commentato Dario Faini ammirando sabato sera la proclamazione della sua pupilla, per la quale aveva costruito con Madame, al secolo Francesca Calearo, una composizione urban folk in grado di unire sonorità moderne, partenopee ed elettroniche.

Un commento subito pubblicato attraverso i social e mandato ad amici e colleghi, su cui ha scritto «Lo abbiamo fatto ancora», riferendosi alla seconda, inaspettata vittoria sanremese ed evidenziando la soddisfazione per l’esito di un brano certo non facile, che passa dalla cumbia messicana sino ai violini e alla chitarra classica tipici delle terre dei Balcani.

I premi

“La Noia” si è aggiudicato anche il Premio Bigazzi come migliore composizione musicale e il premio della stampa intitolato a “Lucio Dalla”. Dario Faini, che ama scommettere sui giovani e sulle contaminazioni di stili diversi, in questa occasione si è lasciato sedurre da una produzione che esprime anche il tocco inconfondibile di Madame, colei alla quale aveva scritto il brano “Voce” in occasione di Sanremo 2021. Un progetto che lo ha indotto a dire di sì di nuovo al Festival, malgrado di recente avesse ripetutamente deciso di volersi dedicare alla sua dimensione personale come Dardust e al tour dell’album “Duality”, esperimento diviso a metà che vede la prima parte strumentale, tutta suonata al piano e la seconda interamente elettronica.

La scelta

In merito alla scelta di tornare a Sanremo, per la cui gara ha firmato anche “Pazzo di te”, per la coppia formata da Francesco Renga e Nek, Faini aveva detto, nei giorni precedenti la gara: «In confronto con il passato stavolta è stato poco, perché ci sono state edizioni in cui ho avuto persino cinque pezzi in gara». «Sono felice perché è un pezzo non convenzionale: vivo Sanremo sempre con grande investimento emotivo, soffro e mi emoziono con gli artisti che vanno sul palco» è ciò che ha dichiarato in merito a questo sorprendente podio, che ha visto Angelina Mango, sul palco dell’Ariston, esprimere parole di affetto e gratitudine non solo per la sua famiglia. «Grazie tantissimo a Dardust e Madame perché hanno creduto in me» ha ripetuto la trionfatrice del festival, ugola 22enne cresciuta in Basilicata, destinata a breve a far breccia in tutto il mondo in quanto attesa a rappresentare l’Italia a maggio all’Eurovision in Svezia.

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