Il genio ascolano Dardust al Salone del Libro di Torino: «Presto nelle Marche con Lazza per il Memorial Troiani»

Il genio ascolano Dardust al Salone del Libro di Torino: «Presto nelle Marche con Lazza per il Memorial Troiani»
Il genio ascolano Dardust al Salone del Libro di Torino: «Presto nelle Marche con Lazza per il Memorial Troiani»
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Lunedì 22 Maggio 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 11:53
ASCOLI - Protagonista di un evento “fuori stand” al Salone del libro di Torino, organizzato in collaborazione con l’assessorato alla Cultura della Regione Marche, l’artista ascolano di respiro internazionale Dardust, al secolo Dario Faini, è stato ospite dello stand istituzionale, accolto dall’assessore Chiara Biondi. «Arrivo adesso da Londra e anche se siamo a Torino, qui nello stand mi sento a casa e questo mi fa piacere», ha esordito l’artista. Pianista tra i più ascoltati al mondo dalle nuove generazioni, autore e produttore d’eccezione, ha firmato tanti grandi successi. «Il mio ultimo tour Duality è qualcosa che mi rende orgoglioso perché mi ha permesso di girare l’Italia e all’estero – ha detto Dardust -. Ripartiamo a breve da Rimini, poi andremo a Brescia e gireremo l’Italia. Duality è uno spettacolo sicuramente coraggioso, nuovo e innovativo. Mi piace che la gente abbia risposto bene”. 


I progetti futuri


Per quanto riguarda i progetti futuri «ci saranno due date più grandi a dicembre e spero di uscire presto con un nuovo album perché ci sto già lavorando», ha detto l’artista.

Nelle Marche il 9 giugno sarà ad Ascoli Piceno, in Piazza del Popolo, per la 24esima edizione del Memorial Troiani: evento a scopo benefico organizzato dalla sezione ascolana dell’Ail «che vedrà ospiti d’eccezione, tra cui Lazza», ha confermato Dardust. Sollecitato dalle domande, ha poi evidenziato come le musica «vada velocissima, cambia di stagione in stagione. L’importante per noi creativi e per gli artisti è di non assecondare le mode e i numeri, ma di esprimerci in maniera libera e con coraggio sempre. Poi deciderà il pubblico. La rete ha reso tutto più democratico e ha allargato le potenzialità di tanti artisti e creativi. Prima il percorso era obbligato, bisognava entrare nel sistema discografico; la rete ha permesso di emergere senza dover entrare nel sistema e di esprimersi in maniera naturale. La mia ambizione è di fare sempre cose che abbiano un’estetica alta, che siano coraggiose e spezzino le regole, portando un po’ di innovazione». 

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