I balneari pronti al via nelle Marche: «Fuori dalla Bolkestein o sarà guerra civile»

Domenica 2 Aprile 2023, 21:42 - Ultimo aggiornamento: 3 Aprile, 11:22 | 3 Minuti di Lettura

ALESSANDRO CORSINI (Pesaro): «Stesse tariffe nonostante i rincari e mareggiate da ko»

Primi caldi, spiagge di domenica prese d’assalto fra teli mare, piedi nell’acqua e piumini stretti in vita. Alessandro Corsini, 43 anni di cui 24 al lavoro nello stabilimento balneare di famiglia dove l’arenile di Levante incontra Sottomonte, ha riaperto il 1º aprile gli storici bagni Primavera in tandem con il ristorante Cocobongo. Non era un pesce scherzoso, come non sono state bazzecole le tre mareggiate di settembre, novembre e gennaio che gli hanno portato via fino a dieci metri di lido. «È il nostro bilancio dell’erosione negli ultimi anni - sospira il bagnino preoccupato scrutando l’orizzonte -, ma adesso in mare è spuntata la chiatta proprio qui davanti, stanno raddoppiando l’altezza delle scogliere frangiflutti con nuovi blocchi di pietra. Questo ripascimento ci voleva, sono state travolte anche le dune che avevamo innalzato». Vedere la gru al lavoro gli ha fatto un po’ scemare i cattivi pensieri perché i tagli si sono registrati non soltanto alla spiaggia, ma anche nelle prenotazioni. «Molte famiglie hanno disdetto la cabina oppure la sedia a sdraio - lamenta Corsini - qualcuno ha rinunciato, anche se non ci sono aumenti dei prezzi. Tengono invece le prenotazioni delle compagnie, ho dovuto mettere alcuni ragazzi in lista d’attesa». Meno incassi e più tasse. «Il governo ci ha alzato il canone demaniale del 25% e sul totale si paga un 10% alla Regione, ma abbiamo rinunciato ai ritocchini delle tariffe per andare incontro alle difficoltà economiche dei clienti. Chiediamo alla premier la riduzione del cuneo fiscale». E anche chiarezza sulla direttiva europea Bolkestein per la proroga delle concessioni e l’incubo delle aste pubbliche. Altro risvolto della crisi post Covid. «Lavoriamo da marzo a ottobre con gli stagionali - dichiara il bagnino -. Ma stavolta di curricula ne sono arrivati parecchi, il ridimensionamento del reddito di cittadinanza ha spinto molte persone a rimboccarsi le maniche. Mi auguro un’estate infinita come nella passata stagione, anche se è segno di un clima impazzito».

VALTER MORGANTI (Senigallia): «Il Comune si faccia carico della pulizia di fiumi e spiagge»

La spiaggia di velluto si prepara a vivere una nuova stagione balneare cercando di dimenticare l’incubo dell’alluvione, ancora non del tutto archiviato. «Per quel che riguarda la pulizia delle spiagge la situazione peggiora sempre di più a causa degli eventi atmosferici – spiega Valter Morganti, Bagni Tommi - ma anche perché i letti dei fiumi non vengono puliti o, se puliti, lasciano i residui. Pretendendo che il Comune si faccia carico della raccolta di tutto il materiale spiaggiato». I senigalliesi si attendono un intervento definitivo. «E’ chiaro che la Regione deve assolutamente cambiare le leggi – prosegue - e pretendere dai Comuni attraversati dai fiumi che puliscano la loro parte. Nella nostra zona, purtroppo, è doppiamente necessaria una collaborazione tra Comuni dove ognuno deve fare la sua parte perché l’alluvione ci ha dimostrato che non aspetta le lungaggini della politica. Chiediamo interventi veloci». C’è poi la preoccupazione della Bolkestein. «Il settore balneare è attaccato da più di 10 anni. Ci costringono a non fare investimenti, annullano il ricambio di gestori che invece in passato era automatico». Morganti ricorda anche che «non si parla abbastanza della legge 88/2001 firmata da Fassino. Chiedeva ai concessionari, anche di altre categorie, di fare investimenti con conseguente rivalutazione del bene demaniale e in cambio garantiva il rinnovo automatico del titolo concessorio, senza scadenza». Legge poi abrogata nel 2009. «Un accordo è un accordo e deve valere anche per lo Stato che ci tartassa ogni volta che noi sbagliamo. Con la garanzia dello Stato tanti in quegli anni hanno investito. Se siamo a questo punto è anche colpa di certe associazioni di categoria che non hanno mai detto di no alle evidenze pubbliche». Ciò nonostante, le aspettative per l’estate sono alte. «Devono esserlo, tanti italiani passano le vacanze nelle Marche, da sempre un’ottima scelta».

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