Prima notizia dalla giornata di ieri, una giornata intensa, cruda, caotica, rovente. Quei tre nomi che abbiamo fatto noi dei centrodestra non bastano, e non basta neppure il nome della seconda carica dello Stato. Il risultato ottenuto nella prima votazione dalla presidente del Senato Casellati è stato molto sotto le aspettative, inutile girarci intorno. Un down profondo di almeno 70 voti, evidentemente c’è stato chi non ha gradito quel nome e non siamo stati certo noi di Fratelli d’Italia. Alla luce di quello che è accaduto, la cosa più urgente è stata far ripartire le trattative per una soluzione di ampie intese, visto il numero enorme di no e di veti incrociati che sono stati fatti sulla platea di candidati che aveva proposto il centrodestra. Trattative che andranno avanti nella notte, speriamo di arrivare già oggi a una definizione di un nome condiviso che possa far superare la fase di stallo e proiettare presto le istituzioni sui problemi più urgenti del Paese (non che l’elezione del Presidente della Repubblica non lo sia). In serata si è sparsa la voce della possibilità di un incarico a una donna - Elisabetta Belloni - scelta appoggiata da Lega e M5S attraverso le parole di Salvini e Conte.
*governatore Regione Marche
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