Trasporto pubblico sotto choc. Adriabus: «Come risparmiare? Faremo lezioni di guida efficiente per i nostri autisti»

Trasporto pubblico sotto choc. Adriabus: «Come risparmiare? Faremo lezioni di guida efficiente per i nostri autisti»
Trasporto pubblico sotto choc. Adriabus: «Come risparmiare? Faremo lezioni di guida efficiente per i nostri autisti»
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Martedì 30 Agosto 2022, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 31 Agosto, 08:08

PESARO L’aumento del costo del gasolio e del carburante sul trasporto pubblico locale è destinato a superare abbondantemente il milione e mezzo di euro su base annua. È un quadro certamente complicato quello che traccia Massimo Benedetti, direttore generale Adriabus alle prese con la ripartenza del trasporto scolastico e del lavoro straordinario delle biglietterie per il rilascio dei nuovi abbonamenti. Costi ancora su, dal caro carburante ad un rialzo generalizzato per qualunque altro tipo di servizio o bene materiale, e così l’impatto si fa sentire anche sull’azienda di trasporto locale. Entro l’anno, in dirittura di arrivo c’è poi il rinnovo di una fetta consistente del parco mezzi di Adriabus.  


L’impatto


«Si può parlare realmente di uno choc dai costi dei carburanti con il prezzo del gasolio, che ha registrato fino a qualche mese fa picchi prossimi al 35-40 per cento di aumento rispetto agli ultimi mesi del 2021 – entra nel merito il direttore Adriabus – una situazione questa che ha caratterizzato gran parte dell’estate, e solo da qualche settimana il trend sembra essersi invertito. In questa fine d’agosto l’inversione è molto lenta e si assiste a un generale seppure ancora minimo ribasso del prezzo alla fonte, anche se comunque si resta nell’ordine del 25-28 per cento di aumento. Un discorso opposto e a parte merita il metano, che alimenta anche i mezzi di trasporto pubblico e che ha raggiunto aumenti fino ad oggi nell’ordine del 300 per cento, e purtroppo all’orizzonte non si intravede alcuna riduzione. Per fornire un termine di paragone prima il gasolio costava 1,1 euro litro e il metano 0,30 euro al chilogrammo. Oggi il gasolio vola a 1,4 euro litro o più, e il metano a 0,90 euro chilogrammo». Il vortice degli aumenti continua ed è trasversale per le società di trasporto private o pubbliche.


Aumenta tutto


«Come dire, non c’è solo e certamente il più preoccupante costo del trasporto – precisa Benedetti – quanto una miriade di altri aumenti che incidono sul nostro bilancio.

Rialzi vari intorno al 7-8 per cento rispetto allo stesso periodo 2021 ma con punte su alcuni servizi in particolare, a cui certo un’azienda di trasporto non può sottrarsi, se vuole mantenere qualità e servizi a beneficio dei fruitori. Ricambi e materiali meccanici e altri servizi ne sono un esempio. Per la pulizia dei mezzi e la sanificazione per esempio, siamo arrivati ad aumenti medi nell’ordine del 10-15 per cento. Tutto dopo il rinnovo del contratto di lavoro alle pulizie». 


Le misure


«Una cosa è certa di qui a fine anno, le aziende di trasporto avranno pochissimi margini di manovra per contenere o ridurre i consumi di carburante. Gli accorgimenti che possiamo mettere in pratica – prosegue Benedetti – sono esigui e riguardano solo alcune azioni per risparmiare un po’ del carburante. Fra queste in autunno, Adriabus attiverà un corso di formazione specifico rivolto ai nostri autisti per una modalità di guida più efficiente ed economica, che con dovuti accorgimenti appunto permetta di risparmiare un po’ di litri di gasolio nei serbatoi dei nostri mezzi urbani o autosnodati. Un certo beneficio potrebbe prodursi con l’ingresso di circa 50 nuovi veicoli, che alla prova dei fatti consumano meno». 


Il parco mezzi


Entro fine anno e nei primi mesi del 2023 la società di trasporto locale completerà finalmente un corposo rinnovo del proprio parco mezzi, dove la principale alimentazione sarà a diesel ma si continuerà anche con il metano. Dentro il pacchetto dei 50 mezzi in tutto, sparsi su Pesaro, Fano e provincia, è previsto anche l’arrivo di 5 autobus ibridi cioè anche elettrici, di varie dimensioni da utilizzare per il trasporto urbano cittadino. Un’azione quanto mai necessaria, capace di dare una boccata d’ossigeno, considerando che un veicolo nuovo consuma mediamente dal 10 al 15 per cento in meno rispetto ad un mezzo dismesso. «Nell’attuale situazione economica – conclude Benedetti - gli Enti che hanno competenza sul trasporto pubblico e quindi Regione e singoli Comuni dovranno prevedere obbligatoriamente misure di copertura degli extra costi sostenuti per l’approvvigionamento del carburante».

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