FANO - Sconterà sei mesi di detenzione, nel carcere a Villa Fastiggi di Pesaro, il ventinovenne di origini africane finito nei guai con la legge per l’aggressione di un controllore dell’autobus ad Acqualagna, nel marzo 2019. Il giovane immigrato è stato rintracciato a Fano dai carabinieri della compagnia locale, che l’hanno individuato mentre si trovava nella zona del Pincio. I militi hanno quindi eseguito un ordine di carcerazione emesso nei suoi confronti dall’autorità giudiziaria per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate.
Occupava l’ex convitto
Il ventinovenne non è nuovo alle grane. A suo tempo era stato trovato all’interno dell’ex convitto Colonna, la struttura a Fano lungo via Montegrappa. Era inutilizzata da anni ed era stata eletta a tetto di fortuna da diversi giovani, sia italiani sia stranieri, prima dei ripetuti interventi attuati dal personale del commissariato e dalla polizia locale per interrompere l’occupazione abusiva dello stabile.
Una situazione, risulta ai carabinieri, poi ripetutasi in un’abitazione disabitata che si trova nella zona dei Passeggi. Anche quella casa era stata usufruita in modo arbitrario, sempre come alloggio di fortuna. Il giovane immigrato gravitava su Fano già nel marzo di quattro anni fa, periodo cui risale l’increscioso episodio avvenuto in piazzale delle corriere ad Acqualagna.
Il ventinovenne si era rifiutato di obbedire a due controllori, che gli avevano chiesto di scendere da un mezzo dell’azienda per il trasporto pubblico, perché ritenevano che qualcosa non andasse nei suoi documenti.
Le aree al setaccio
Pincio, area della rocca Malatestiana e giardini di piazza Amiani: al setaccio, dunque, alcuni luoghi dove si ritrovano numerosi sia gli adolescenti sia i giovani di qualche anno più grandi, soprattutto ora che l’estate volge a un rapido declino. Luoghi, inoltre, dove succedono più di frequente le risse tra ragazzini, le aggressioni, gli episodi di bullismo, gli atti di vandalismo e le segnalazioni di altri giri poco chiari.
Il controllo è stato organizzato come risposta ad alcuni recenti episodi, che hanno sollevato preoccupazioni e che hanno riacceso il dibattito sul disagio giovanile. Un fenomeno che durante le ultime settimane si è manifestato, nelle sue forme più eclatanti, anche nelle aree della movida estiva a Fano, tra Lido e Sassonia.
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