Le motivazioni
«Tradotto – interviene Rosalia Cipolletta, presidente Legambiente provinciale – c’è più che mai l’urgenza in merito alle previsioni di altre antenne nel territorio del San Bartolo e del pre-Parco, a Fiorenzuola e Cattabrighe, di individuare e formalizzare siti alternativi e ritenuti più idonei, lontano dai centri abitati e dai borghi storici. Tornerò a ribadirlo al presidente del parco, ai membri del consiglio direttivo e ai comitati che bisogna unire le forze ed essere rapidi a scongiurare con le nostre osservazioni e controproposte nuove eventuali istanze.
Il diniego: un iter quello per la richiesta a Case Badioli, lungo poco meno di un anno, iniziato nel giugno 2023 quando Iliad aveva presentato l’istanza per l’installazione. Il 13 luglio la Soprintendenza aveva dato il proprio parere negativo (dopo aver avvallato mesi prima l’ok al cilindro o cotton fioc di Fiorenzuola). Il 3 agosto Iliad ha presentato al preavviso di diniego le proprie osservazioni. Nel frattempo fra ottobre e novembre l’iter autorizzativo era stato sospeso per l’approvazione del regolamento comunale ai Piani di Rete della telefonia mobile. E’ vero che l’area di Badioli rientrava fra i 34 siti ritenuti idonei dal Piano di Rete elaborato dalla Società Polab per le nuove antenne ma il no della Soprintendenza si è rivelato vincolante, e il procedimento si è concluso con il diniego ad Iliad.