La Cia a Marche Multiservizi: «Non deturpate Riceci». Agricoltori in difesa del territorio del biologico

La Cia a Marche Multiservizi: «Non deturpate Riceci». Agricoltori in difesa del territorio del biologico. Nella foto Sabina Pesci sulla panchina gigante
La Cia a Marche Multiservizi: «Non deturpate Riceci». Agricoltori in difesa del territorio del biologico. Nella foto Sabina Pesci sulla panchina gigante
di Véronique Angeletti
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Sabato 30 Dicembre 2023, 05:10 - Ultimo aggiornamento: 13:15

PETRIANO -  Va “in missione speciale” a Riceci la big bench #164 della Fattoria Didattica di Colbordolo di Vallefoglia. Con la sua mola ingombrante, la panchina gigante testimonia della bellezza della vallata e si fa simbolo di una protesta contro l’insediamento di una discarica, progetto che coinvolge Marche MultiServizi.

La grande panchina

«E’ ora di dire basta una volta per tutte - dichiara il presidente Cia Marche Alessandro Taddei – in tutto il mondo sono state create solo 332 grandi panchine come questa, della Big Bench Community Project, proprio perché si affacciano su paesaggi unici e pensare che queste terre debbano invece ospitare una discarica è una beffa inaccettabile».

Seduta sulla grande panchina, la presidente di Cia Pesaro-Urbino Sabina Pesci ricorda. «L’articolo 9 della Costituzione proclama che “la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.

Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”, perciò il territorio quale parte del paesaggio dell'ambiente è un bene primario e assoluto della Repubblica, fa parte della cultura ed esso stesso è inteso come forma artistica. A noi spetta il dovere di tutelarlo e rispettarlo con tutte le nostre forze».

La culla dell'innovazione

Questo territorio «è la culla delle produzioni biologiche – incalza Taddei – poiché è proprio nella provincia di Pesaro Urbino che negli anni 70/80 è nata l’agricoltura biologica e una discarica renderebbe molto complicato dopo anni di conquista per gli agricoltori, con sacrifici e investimenti, produrre, promuovere e valorizzare queste eccellenze».

Un comprensorio «integro dal punto di vista ambientale utilizzato anche dalla Regione – incalza Taddei - per promuovere le Marche. Paesaggi che hanno ispirato artisti come Leonardo, Piero Della Francesca, Raffaello per dipingere capolavori. Qui si produce proprio il latte per la Casciotta di Urbino Dop, il formaggio che si dice fosse il preferito da Leonardo da Vinci».

Le nuove generazioni

«Mi chiedo – s’interroga il presidente - come potremo in futuro accogliere le nuove generazioni in queste aziende bio, oppure parlare ad un turista, un avventore, che si italiano o straniero, di biodiversità, di eccellenze, di sovranità alimentare, se accanto alle nostre produzioni venisse realizzata una discarica? Pertanto, chiedo a nome del mondo agricolo, alla società costituita da Marche Multiservizi e Co., di non deturpare questo territorio mettendo in difficoltà un settore già gravemente colpito da disastri e calamità».

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