PETRIANO - Va “in missione speciale” a Riceci la big bench #164 della Fattoria Didattica di Colbordolo di Vallefoglia. Con la sua mola ingombrante, la panchina gigante testimonia della bellezza della vallata e si fa simbolo di una protesta contro l’insediamento di una discarica, progetto che coinvolge Marche MultiServizi.
La grande panchina
«E’ ora di dire basta una volta per tutte - dichiara il presidente Cia Marche Alessandro Taddei – in tutto il mondo sono state create solo 332 grandi panchine come questa, della Big Bench Community Project, proprio perché si affacciano su paesaggi unici e pensare che queste terre debbano invece ospitare una discarica è una beffa inaccettabile».
Seduta sulla grande panchina, la presidente di Cia Pesaro-Urbino Sabina Pesci ricorda. «L’articolo 9 della Costituzione proclama che “la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
La culla dell'innovazione
Questo territorio «è la culla delle produzioni biologiche – incalza Taddei – poiché è proprio nella provincia di Pesaro Urbino che negli anni 70/80 è nata l’agricoltura biologica e una discarica renderebbe molto complicato dopo anni di conquista per gli agricoltori, con sacrifici e investimenti, produrre, promuovere e valorizzare queste eccellenze».
Un comprensorio «integro dal punto di vista ambientale utilizzato anche dalla Regione – incalza Taddei - per promuovere le Marche. Paesaggi che hanno ispirato artisti come Leonardo, Piero Della Francesca, Raffaello per dipingere capolavori. Qui si produce proprio il latte per la Casciotta di Urbino Dop, il formaggio che si dice fosse il preferito da Leonardo da Vinci».
Le nuove generazioni
«Mi chiedo – s’interroga il presidente - come potremo in futuro accogliere le nuove generazioni in queste aziende bio, oppure parlare ad un turista, un avventore, che si italiano o straniero, di biodiversità, di eccellenze, di sovranità alimentare, se accanto alle nostre produzioni venisse realizzata una discarica? Pertanto, chiedo a nome del mondo agricolo, alla società costituita da Marche Multiservizi e Co., di non deturpare questo territorio mettendo in difficoltà un settore già gravemente colpito da disastri e calamità».