Pesaro, domanda di domiciliari respinta ad alcuni detenuti: scoppia la rivolta in carcere

Pesaro, domanda di domiciliari respinta ad alcuni detenuti: scoppia la rivolta in carcere
Pesaro, domanda di domiciliari respinta ad alcuni detenuti: scoppia la rivolta in carcere
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Sabato 18 Aprile 2020, 09:34 - Ultimo aggiornamento: 11:53

PESARO - È partita nel tardo pomeriggio di ieri la protesta dei detenuti della casa circondariale di Villa Fastiggi. Arnesi di fortuna, stoviglie, coperchi e pentole sbattuti contro le parete delle celle, contro le porte di ferro, contro le inferiate. Un rumore sempre più forte, sempre più violento che ha finito per coinvolgere almeno 170 dei 230 detenuti ospitati nel carcere di Villa Fastiggi creando attimi di forte tensione. Nell’edificio già sovrappopolato, affidato a un corpo di guardia i cui numeri sono insufficienti, si è diffuso l’allarme. Per un po’ si è temuta una rivolta che sarebbe potuta essere poi difficile da contenere. Ma non è stato così, la mediazione e il buonsenso hanno avuto la meglio. In tarda serata la situazione è tornata sotto controllo.

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Non è chiaro nel dettaglio cosa abbia scatenato la protesta dei detenuti ma pare che, i primi di loro che avevano presentato richiesta di trascorrere in detenzione domiciliare per l’emergenza coronavirus, abbiano ricevuto un rifiuto. La notizia è corsa di corridoio in corridoio, di cella in cella fino a fare esplodere la rabbia. Sul posto sono arrivate sul posto due auto dei carabinieri di Pesaro, due pattuglie delle squadra volanti e della squadra mobile supportate da altri due equipaggi del reparto mobile di Senigallia.

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