Pesaro, il servizio scuolabus è già a rischio: «Niente stipendi agli autisti della Scoppio»

Il servizio per gli scuolabus è già a rischio: «Niente stipendi agli autisti della Scoppio»
Il servizio per gli scuolabus è già a rischio: «Niente stipendi agli autisti della Scoppio»
di Luigi Benelli
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Martedì 22 Agosto 2023, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 23 Agosto, 08:11

PESARO  - Mancano gli stipendi di giugno e il tfr, i lavoratori degli scuolabus della ditta “Scoppio” in attesa. Ma il servizio di trasporto scolastico per settembre potrebbero essere a rischio. La ditta si è aggiudicata l’appalto del servizio scuolabus nei Comuni di Pesaro e Fano e i lavoratori lamentano gravi ritardi nel pagamento degli stipendi. La Filt Cgil Pesaro e Urbino, denuncia l’insostenibilità della situazione.

Che cosa succede
Luca Polenta, segretario di categoria precisa: «Come sindacato, il 27 luglio, abbiamo attivato la richiesta di pagamento in surroga ai Comuni di Pesaro e di Fano, ma senza risultato.

Di conseguenza abbiamo informato anche la Regione e la Suam Marche per sollecitare un rapido intervento. Le lavoratrici, i lavoratori e le loro famiglie, infatti, sono in grave difficoltà perché quasi ogni mese si verificano ritardi del pagamento dei salari».

Polenta rileva che «i 40 lavoratori circa sono esasperati e si stanno guardando intorno. Hanno mutui e spese e non vogliono continuare con questo trend. Ogni mese siamo costretti a chiedere la surroga ai comuni. Fino ad oggi i Comuni sono riusciti a ottenere i pagamenti, ma questa volta gli emolumenti non sono partiti e i lavoratori sono senza soldi. Ma questa volta, dopo oltre 50 giorni non sono arrivati i pagamenti. La situazione è grave e a settembre il servizio potrebbe essere a rischio. Se autisti e assistenti dovessero trovare altri impieghi, cosa stanno seriamente cercando, mancherebbero le figure necessarie a far partire i bus».

Problemi cronici per gli scuolabus. Già nel novembre del 2021 il Comune di Pesaro aveva revocato l’affidamento alla ditta Tundo del servizio di trasporto scolastico per grave inadempimento. Erano stati 110 i solleciti di pagamento inviati dai 22 comuni delle Marche che aderivano al servizio. Così il trasporto scolastico era stato affidato alla ditta Paolo Scoppio & Figlio.


Chi deve intervenire


La Filt Cgil aggiunge che «per fronteggiare questa situazione riteniamo che siano le Amministrazioni a dover intervenire chiedendo alla ditta Scoppio la certezza e la puntualità dei pagamenti, altrimenti a settembre potrebbero esserci dei seri problemi per la ripresa del servizio scuolabus, con profondo rammarico dei dipendenti. La situazione deve essere risolta una volta per tutte: chiediamo il rispetto dei diritti dei lavoratori ad essere retribuiti anche a garanzia del funzionamento del servizio scuolabus».

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