Arnaldo Forlani, un lungo applauso al termine dei funerali. Monsignor Paglia: «Ci ha lasciato un'eredità politica»

Oggi l'addio ad Arnaldo Forlani: bandiere a mezz'asta e funerali di Stato
Oggi l'addio ad Arnaldo Forlani: bandiere a mezz'asta e funerali di Stato
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Lunedì 10 Luglio 2023, 01:40 - Ultimo aggiornamento: 18:23

ROMA - Un lungo applauso ha accompagnato il feretro di Arnaldo Forlani all'uscita della basilica dei Santi Pietro e Paolo a Roma: si sono conclusi così i funerali di Stato dell'ex presidente del Consiglio e segretario della Democrazia Cristiana, nato a Pesaro l'8 dicembre del 1925 e morto lo scorso 6 luglio. Le esequie sono state celebrate da monsignor Vincenzo Paglia alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del presidente della Camera Lorenzo Fontana, della vicepresidente della Corte Costituzionale Daria De Petris, del senatore Pier Ferdinando Casini in rappresentanza del Senato della Repubblica, della ministra Anna Maria Bernini in rappresentanza del governo. Presenti anche diversi esponenti politici, tra cui Paolo Cirino Pomicino, Bruno Tabacci, Matteo Renzi, Giorgio Mulé, Gianni Letta, Nicola Zingaretti.

 

Nel corso della cerimonia, su un lato della basilica, un anziano militante ha tenuto in alto un bandiera bianca con lo scudo crociato rosso e la scritta «libertas», storico simbolo del partito. «Arnaldo Forlani non ci ha lasciato solo un'eredità politica - ha sottolineato monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, durante l'omelia -: è bene ricordare che quanto ha fatto conta ancora, anzi suggerisce uno stile di vita».

«Ho conosciuto Arnaldo quando si abbatté su di lui la tempesta giudiziaria.

Di quel momento ricordo la sua dignità. Certo di un mare di dolore e di sconcerto. Mi colpì la sua fiducia in Dio. Si affidò alla sue mani, sapeva che non lo avrebbe abbandonato», ha proseguito monsignor Paglia. «Sentì forte l'amicizia della sua cara famiglia. Molti hanno sottolineato l'inconsistenza delle accuse che gli sono state rivolte...E neppure si è sottratto all'azione della magistratura, rispettandone l'azione, interpretando tutto come effetto raro del clima devastante di quegli anni». 

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