MAROTTA Accusati di aver segregato in casa e spillato a una 80enne oltre 500mila euro. Ieri la sentenza nel processo d’appello che vedeva imputati una coppia due coniugi di 68 anni e 47 anni, per circonvenzione di incapace e maltrattamenti. Secondo la tesi dell’accusa dopo esser entrati in casa con l’assenso della proprietaria, per accudirla, avrebbero iniziato una convivenza che tale da portare la donna a interrompere i rapporti con parenti e conoscenti, recludendola in casa anche per giorni.
La anziana sarebbe anche stata spiata con una telecamera fino a creare una situazione di sudditanza tale da iniziare a mettere le mani sul conto corrente, prosciugandone il patrimonio per circa mezzo milione di euro dal 2010 al 2020.
Le indagini
Le indagini furono avviate dei carabinieri a seguito di una segnalazione di un vicino. Ieri la corte d’appello d’Ancona ha confermato la sentenza di primo grado: il 68enne è stato condannato a 3 anni e 6 mesi, lei a 2 anni. E’ stata riconosciuta anche una provvisionale di 75 mila euro per la circonvenzione oltre a 10 mila euro per i maltrattamenti. L’anziana nel frattempo è morta e l’avvocato Federico Vallini tutela gli eredi. Aveva chiesto 700 mila euro di risarcimento e per questo ci sarà un processo civile. La difesa degli imputati è rappresentata da Cecilia Ascani e Francesca Santorelli che sono pronte ad fare ricorso in Cassazione.
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