Crolla a Pantano l’ex carrozzeria abbandonata. La paura dei residenti: «Adesso rimuovete tutto»

Quel che resta dell'ex carrozzeria
Quel che resta dell'ex carrozzeria
di Thomas Delbianco
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Lunedì 20 Dicembre 2021, 08:25

PESARO Crolla il tetto dell’ex carrozzeria abbandonata a Pantano. I residenti non si sentono sicuri: «Rimuovere tutto, potrebbero esserci altri cedimenti, e nei marciapiedi confinanti ci passano pedoni ogni giorno». Chi vive il quartiere, ricorda che da almeno vent’anni, quando la carrozzeria si è trasferita in altra sede, in quell’immobile non c’è più stata nessuna attività. Il logorio degli anni senza utilizzo e manutenzione, ha reso l’edificio un rudere. 

 
Siamo all’angolo tra via Pantano e via Trometta, poco dopo aver svoltato alla rotatoria finale di via Giolitti, direzione sud. Una struttura privata che una decina di giorni fa, dalle segnalazioni che ci sono arrivate, ha subito il crollo della copertura. Sul posto, troviamo parti di immobile ancora in piedi, ma in più punti pericolanti, e al centro una ferita ampia, causata dal cedimento di assi e mattoncini, tutti accatastati a terra. La proprietà ha messo in sicurezza il perimetro con una recinzione in plastica. Non ci sono tantissime case a ridosso dell’area crollata, ma bastano una ventina di minuti di osservazione per notare che nel marciapiede confinante alla struttura c’è un discreto passaggio, di chi raggiunge le abitazioni, chi va al lavoro, chi si addentra nelle vie della Pantano a nord di via Giolitti. 

Si è interessato della questione il segretario del Pd di quartiere Giuseppe Cavallo, così come il consigliere di quartiere Giovanni Del Monte, che hanno raccolto le richieste di chi abita lì intorno. In pratica, gli abitanti chiedono in primis che la proprietà a questo punto bonifichi tutto lo spazio, rimuovendo le parti crollate e quelle ancora in piedi, ma comunque a rischio. Per evitare che qualche altro cedimento comprometta l’incolumità di chi passa nelle adiacenze, pur essendo presente l’avviso di non avvicinarsi troppo, affisso alle recinzioni. Se la proprietà non si attivasse in via autonoma in tempi tali da non tergiversare troppo a lungo, i residenti chiedono all’amministrazione comunale, di spronarli a farlo, con gli strumenti normativi sui quali è possibile fare leva in queste situazioni, davanti ad uno scenario di possibile rischio per la pubblica incolumità. Spostandoci di qualche decina di metri, sempre restando su via Pantano, verso la parrocchia di San Luigi, c’è una vecchia conoscenza delle cronache locali. L’ex officina delle ambulanze del San Salvatore, che l’azienda Marche Nord due anni fa ha bonificato. In precedenza, l’immobile era stato messo sotto sequestro dai Carabinieri Forestali per la presunta gestione di rifiuti non autorizzata. 

La situazione è migliorata rispetto a quello che, in più occasioni, anche il Corriere aveva documentato, tra sporcizia, materiali abbandonati, e le continue segnalazioni sulla presenza di roditori. Ma ora gli abitanti sollecitano l’azienda ospedaliera ad uno step ulteriore: in attesa del passaggio di proprietà che, in base all’iter già avviato nella primavera 2019, dovrebbe espletarsi tramite asta (valore stimato di un milione di euro), demolire anche la struttura esterna, che avrebbe necessità di maggiore manutenzione. E lasciare lo spazio a verde, se possibile a temporaneo uso pubblico. 

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