Ecco il borgo medievale di Gradara: si gioca in scala, il tuffo nel XV secolo

Ecco il borgo medievale di Gradara: si gioca in scala, il tuffo nel XV secolo
Ecco il borgo medievale di Gradara: si gioca in scala, il tuffo nel XV secolo
di Eleonora Rubechi
4 Minuti di Lettura
Lunedì 15 Aprile 2024, 05:15 - Ultimo aggiornamento: 12:00

GRADARA È stato presentato in anteprima in Inghilterra in occasione di “Salute !”- il più grande evento europeo dedicato al War Game il prototipo di un modello in scala giocabile del borgo di Gradara, ricostruito così come poteva apparire nel XV secolo. Un gioiello di tecnica, artigianato e meticolosa ricerca storica per la realizzazione del quale il Comune di Gradara - ente promotore - ha coinvolto esperti, specialisti e istituti prestigiosi: l’Università di Edimburgo - History Game Lab, l’Università di Urbino,Gradara Innova, Oshiro Model Terrain, Masterstroke Games, Il Tempo della Spada, Alan & Thomas d'Amico E GioGra.

Cosa raffigura

Il diorama del centro storico di Gradara, ricostruisce Gradara così com'era (ipoteticamente) nel XV secolo, precisamente nella seconda metà del secolo per rappresentare al meglio uno degli episodi storici più importanti che hanno coinvolto il borgo fortificato, l'assedio di Gradara del 1446.

Tale episodio storico è stato scelto come primo scenario giocabile attualmente in fase di sviluppo. Si tratta di un modello piuttosto grande le cui dimensioni sono 3,5 x 2,5 mt, con l'opzione di aggiungere un accampamento assedio che lo renderebbe 4,2 x 3,5 mt, una volta pronto, sarà in mostra e giocabile in una sala della Rocca Demaniale di Gradara. Il suo scopo è quello di offrire ai visitatori di Gradara un approfondimento sull'assedio del 1446 ma anche, in un'ottica di fruizione ampliata del patrimonio storico, di giocare con la storia prendendo parte in prima persona a quella battaglia, decidendone le sorti.

Una volta raggiunta la sua sede definitiva sarà affidato in gestione all'associazione GioGra - Giovani Gradara sia per garantirne una fruibilità e manutenzione costante, sia per assicurare al progetto una forte ricaduta sulla comunità locale, in termini di fruizione e consapevolezza/visibilità.

«Il modello giocabile di Gradara - afferma Gianluca Raccagni, Senior Lectuer di Storia Medievale presso l’Università di Edimburgo - nasce in parte dalla frustrazione di vedere modelli in scala e diorami in musei, mostree beni culturali, che sono invetrinati, passivi, non ci si può interagire, non si possono toccare. Sono solo, appunto, in mostra. Si possono solo guardare. La nostra idea innovativa, invece, è stata quella di creare un diorama storico (che riporta Gradara ai suoi splendori rinascimentali) che sia pure interattivo, nel senso non solo che si può toccare, ma con cui ci si può anche giocare, usando strumenti come le narrazioni ludiche dei giochi di ruolo e dei wargames tridimensionali, e creato proprio per facilitarne utilizzo in tale modo. Questo tipo di giochi usa spesso elementi scenici in miniatura, ma certo non di queste dimensioni "epiche" di un'offerta assolutamente unica».

L’archeologia

«La Cattedra di Archeologia Medievale dell'Università di Urbino è davvero orgogliosa di partecipare a questo progetto di gamification, prosegue Daniele Sacco, professore di archeologia medievale. Un progetto che, attraverso il gioco, ci permette di scoprire e comprendere un'era affascinante: il Medioevo. I risultati di questo lavoro si inseriscono perfettamente nella branca della mia disciplina chiamata archeologia partecipata, che mira a avvicinare il pubblico generale alla storia attraverso la condivisione di dati e ricerche».

La didattica ludica

«Con questo nuovo progetto - afferma Filippo Gasperi, sindaco di Gradara, il nostro comune si conferma una delle realtà più intraprendenti nel settore della didattica ludica. Gradara e il Gioco rappresentano un binomio consolidato che è ormai diventato parte integrante della nostra identità. Gli elementi fondanti sono stati il Premio Gradara Ludens, avviato nel 1991 da una felice intuizione dell’allora Sindaco Sandro Sorbini, e fatto rinascere due anni fa grazie all’impegno dell’assessore al Gioco, Angela Bulzinetti, e le attività di Gradara Innova, il nostro braccio operativo, con la Direttrice Sara Benvenuti che ha costantemente sviluppato l’offerta ludico-didattica rivolta agli studenti e famiglie che visitano Gradara.

© RIPRODUZIONE RISERVATA