FOSSOMBRONE C’è un uomo che una mattina di luglio si presenta dai carabinieri e confessa di aver ammazzato la cognata. Ma non spiega il perché. Ed è sui motivi del delitto che dovranno incardinarsi le indagini dei carabinieri e della procura di Urbino, che al momento escludono le prime ipotesi che verrebbero in mente in un contesto del genere: un movente passionale o legato a interessi economici. Una donna è morta, uccisa con un colpo alla fronte a bruciapelo, quasi a volerla giustiziare (per chi o cosa?) ma le cause sono tutte nella mente di Andrea Marchionni, il cognato 47enne. Un passato da falegname, ma attualmente è disoccupato, con velleità artistiche. Ama dipingere, in passato ha organizzato a Fossombrone anche una mostra, nel 2019, e mette nell’arte quello che probabilmente non riesce a esprimere nella realtà, la vita di tutti i giorni. Quella che prevede anche gli altri, a cominciare dalla sua famiglia, come il fratello Enrico e la cognata Marina, con cui divide la villetta bifamiliare.
Un tipo chiuso
Un tipo chiuso, riservato, di poche parole lo descrivono a Fossombrone, senza grandi amicizie o legami.
La tragedia di una comunità
«E’ una tragedia che segna profondamente la nostra comunità - commenta affranto- il vicesindaco di Fossombrone Michele Chiarabilli - Un fatto del genere così grave non si era mai verificato. Il dolore più atroce ha colpito una famiglia composta da bravissime persone. Questa è destinata a rimanere l’estate più terribile di Fossombrone. Alla mamma di Marina, alla sorella Milena e a tutti parenti rivolgiamo un sincero atto di condoglianze e di solidarietà condivisa. Tutta la nostra comunità è accanto a loro». In serata l’Amministrazione comunale ha emesso la seguente nota: «Il sindaco Massimo Berloni e il Comune intendono manifestare in modo tangibile e solenne il dolore della città per il grave fatto che ha portato alla perdita della cara Marina Luzi proclamando il lutto cittadino».
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