L'addio della politica e la commozione del parroco: don Mauro ha ricordato l’amicizia nata in montagna con Giovanni Mattioli

Il feretro di Giovanni Mattioli sul sagrato di San Cristoforo
Il feretro di Giovanni Mattioli sul sagrato di San Cristoforo
di Osvaldo Scatassi
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Domenica 22 Maggio 2022, 07:20

FANO - Commosso saluto a un amico, «un amico vero». Don Mauro Bargnesi ha voluto ricordare Giovanni Mattioli, ieri mattina durante le esequie nella chiesa di San Cristoforo, a Fano in via Roma, parlando delle loro «lunghe passeggiate in montagna». «Giovanni – ha detto il sacerdote – non si accontentava di raggiungere la meta, era proiettato sempre più avanti, sempre più in alto».

 
Una «bella metafora sul suo modo di intendere la vita», che don Mauro ha avuto modo di apprezzare durante le camminate in alta quota. «Salire – ha specificato il sacerdote – significa avvicinarsi al Signore e in quei momenti si è creata fra noi un’amicizia molto profonda, abbiamo condiviso esperienze, spiritualità, idee, valori e ragionamenti».

Giovanni Mattioli è morto giovedì scorso, a 73 anni, a causa di una malattia repentina e implacabile. Una figura senz’altro conosciuta nella nostra città, avendo presieduto per otto anni (dal 2005 al 2013) la società multiservizi Aset spa. Direttore dell’agenzia Bnl in via Montevecchio, Mattioli è stato anche impegnato in politica ed eletto in consiglio comunale. La seconda volta era fra i candidati di La tua Fano, nata da una secessione nei Ds fanesi. Mattioli era stato fra i promotori della lista civica insieme con Stefano Aguzzi, ex sindaco e ora assessore regionale. Ieri Aguzzi era in chiesa per l’ultimo saluto a un amico con il quale ha condiviso negli ultimi trent’anni «parte della vita privata e molto del percorso politico».

Nutrita la presenza di amministratori pubblici, ex o attuali come il vicepresidente della giunta marchigiana, Mirco Carloni, il sindaco Massimo Seri, il consigliere regionale Luca Serfilippi e l’assessora comunale Barbara Brunori. Inoltre il presidente di Aset spa Paolo Reginelli, dirigenti e personale della società multiservizi e del Comune, esponenti dell’associazionismo, amici. 


Il ritratto pubblico di Mattioli, tratteggiato da don Mauro, evidenzia una persona vicina alla vita della parrocchia: «Una bella testimonianza di vita, la sua. Ci ha sostenuto e la sua professionalità ci ha sempre illuminato». Un lungo applauso sul sagrato ha accompagnato la partenza del feretro verso il cimitero a Rosciano. Il funerale è stato concelebrato da don Giovanni Frausini.

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