FANO - Commosso saluto a un amico, «un amico vero». Don Mauro Bargnesi ha voluto ricordare Giovanni Mattioli, ieri mattina durante le esequie nella chiesa di San Cristoforo, a Fano in via Roma, parlando delle loro «lunghe passeggiate in montagna». «Giovanni – ha detto il sacerdote – non si accontentava di raggiungere la meta, era proiettato sempre più avanti, sempre più in alto».
Una «bella metafora sul suo modo di intendere la vita», che don Mauro ha avuto modo di apprezzare durante le camminate in alta quota. «Salire – ha specificato il sacerdote – significa avvicinarsi al Signore e in quei momenti si è creata fra noi un’amicizia molto profonda, abbiamo condiviso esperienze, spiritualità, idee, valori e ragionamenti».
Nutrita la presenza di amministratori pubblici, ex o attuali come il vicepresidente della giunta marchigiana, Mirco Carloni, il sindaco Massimo Seri, il consigliere regionale Luca Serfilippi e l’assessora comunale Barbara Brunori. Inoltre il presidente di Aset spa Paolo Reginelli, dirigenti e personale della società multiservizi e del Comune, esponenti dell’associazionismo, amici.
Il ritratto pubblico di Mattioli, tratteggiato da don Mauro, evidenzia una persona vicina alla vita della parrocchia: «Una bella testimonianza di vita, la sua. Ci ha sostenuto e la sua professionalità ci ha sempre illuminato». Un lungo applauso sul sagrato ha accompagnato la partenza del feretro verso il cimitero a Rosciano. Il funerale è stato concelebrato da don Giovanni Frausini.
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