PESARO - In merito all’articolo uscito sulle colonne del Corriere Adriatico Edizione Pesaro, dal titolo: “Parto Covid al San Salvatore, ma l’ostetrica arriva da Fano”, l’azienda ospedaliera Marche Nord richiede una rettifica. «Nella notte tra sabato e domenica ad attendere la donna direttamente al Pronto Soccorso– spiega Claudio Cicoli Direttore Unità Operativa Complessa Ostetricia Ginecologia - erano presenti tre ostetriche che, insieme all’ostetrica in servizio sull’ambulanza, che da Macerata ha trasportato la donna fino a Pesaro, hanno preso in carico la paziente al momento del parto. Essendo infatti la paziente ormai in fase avanzata, si è deciso di farla partorire direttamente in una sala del Pronto Soccorso. La signora ha partorito, senza alcun problema, un neonato di 4 kg che è stato prontamente visitato dal pediatra”.
«Ho trovato un’accoglienza splendida – le parole della mamma – mi aspettavano in pronto soccorso tre ostetriche che mi hanno seguito anche durante tutto il percorso in ambulanza e nei giorni precedenti al parto. Voglio ringraziare tutto il reparto e lo staff per l’accoglienza e la cura che hanno avuto verso di me e il mio bambino». Cicoli precisa inoltre che nel reparto della Palazzina F del San Salvatore «è sempre presente un’ostetrica per il monitoraggio e la presa incarico delle pazienti Covid. Siamo infatti in attesa di altre 4 partorienti Covid positive che sono nella fase finale della gravidanza. Disponibile anche il ginecologo reperibile e il pediatra per visitare il nascituro. Il personale ostetrico è dedicato al reparto Covid, struttura che, negli ultimi mesi, ha visto crescere il numero dei casi e, pertanto, si è resa necessaria una turnistica specifica, senza commistione, con il reparto del Santa Croce di Fano. Tutto questo per garantire livelli massimi di efficienza e sicurezza per la donna e il bambino. Chiediamo a tutti senso di responsabilità. Gli operatori sanitari stanno svolgendo un lavoro straordinario, in un momento molto particolare. Ognuno sta facendo la sua parte e per questo voglio ringraziarli».
Nell’associarci all’encomio per gli operatori sanitari sul cui lavoro non è mai stato fatto rilievo alcuno, ribadiamo che per quanto in un piano di emergenza collaudato due ostetriche che hanno partecipato al parto sono arrivate da Fano.