ANCONA - «Siamo un’isola, l’ha detto anche il Governo». La battuta è del commissario straordinario alla Ricostruzione Guido Castelli. L’amara realtà si applica alle Marche: regione geograficamente baricentrica in Italia, ma talmente scollegata a livello di infrastrutture da poter beneficiare dei voli di continuità territoriale (in partenza domenica per Roma, Milano e Napoli) di solito destinati, appunto, alle isole. Un vulnus con cui dobbiamo fare i conti da tempo immemore e che, come sottolineato ieri durante l’assemblea annuale di Cna Marche, «frena la competitività delle nostre imprese».
La corsa a ostacoli
Inutile essere «ambasciatori del made in Italy» - copyright del presidente regionale dell’associazione Paolo Silenzi - se poi per valicare i confini, a bordo di qualunque mezzo, dobbiamo appellarci al santo di turno.
L’area del sisma
E tra le aree interne, quella del cratere sismico è ovviamente la più critica. «Qui - l’aggiornamento di Castelli - abbiamo previsto 200 milioni di euro di Fondi complementari sisma del Pnrr per la Pedemontana che da Fabriano arriva ad Ascoli». Più croce che delizia per la nostra regione è poi il trasporto su binari. Dall’alta velocità lungo l’Adriatica, ancora neanche sulla carta, al raddoppio della Orte-Falconara (con il nodo del terzo lotto definanziato) di criticità ce ne sono diverse e «senza questi interventi restiamo impreparati alle sfide future», sottolinea Cna. Ma siamo carenti anche sulle infrastrutture immateriali: nella nostra regione solo il 46,5% del territorio è coperto dalla Banda Ultra Larga. «Telemedicina, commercio online e artigianato digitale dipendono dalla velocità di collegamento e su questo occorre un grande sforzo perché siamo indietro», il monito dell’associazione.
Lo spiraglio
A portare una ventata di ottimismo ci pensa il governatore Francesco Acquaroli, che pone l’accento sulla piattaforma logistica: «Porto, aeroporto ed interporto dovranno diventare quel Centro Intermodale attorno al quale far ruotare le altre infrastrutture viarie sulle quali stiamo investendo». Parole a cui fanno eco quelle dell’assessore Francesco Baldelli: «Entro la fine dell’anno inizieranno i lavori sulla Fano-Grosseto e ad ottobre si apriranno le buste per la realizzazione del lotto Serra San Quirico–Genga» della Orte-Faconara. A piccoli passi.
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