Ferrovia, autostrada e banda ultra larga, le Marche al rallentatore

Le infrastrutture (anche immateriali) restano il tallone d’Achille della nostra regione Cna: «Frenata la competitività delle imprese». Acquaroli: «Al lavoro per potenziarle»

Ferrovia, autostrada e banda ultra larga, le Marche al rallentatore
Ferrovia, autostrada e banda ultra larga, le Marche al rallentatore
di Martina Marinangeli
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Giovedì 28 Settembre 2023, 04:20 - Ultimo aggiornamento: 15:03

ANCONA - «Siamo un’isola, l’ha detto anche il Governo». La battuta è del commissario straordinario alla Ricostruzione Guido Castelli. L’amara realtà si applica alle Marche: regione geograficamente baricentrica in Italia, ma talmente scollegata a livello di infrastrutture da poter beneficiare dei voli di continuità territoriale (in partenza domenica per Roma, Milano e Napoli) di solito destinati, appunto, alle isole. Un vulnus con cui dobbiamo fare i conti da tempo immemore e che, come sottolineato ieri durante l’assemblea annuale di Cna Marche, «frena la competitività delle nostre imprese». 


La corsa a ostacoli


Inutile essere «ambasciatori del made in Italy» - copyright del presidente regionale dell’associazione Paolo Silenzi - se poi per valicare i confini, a bordo di qualunque mezzo, dobbiamo appellarci al santo di turno.

Nei prossimi giorni la giunta regionale approverà il Piano delle infrastrutture, documento che costituisce la cornice per individuare le opere prioritarie e cercare di colmare il gap. Ma intanto, entrare ed uscire dalle Marche è la solita corsa ad ostacoli. E Cna detta l’agenda delle infrastrutture da portare a casa prima di subito. A partire dalla rete viaria, «dalla terza corsia sulla A14 al completamento della Quadrilatero, fino alla Fano Grosseto, e passando per intervallive e pedemontane per collegare le aree interne delle Marche», la mappa tracciata da Silenzi e dal segretario regionale della Cna Moreno Bordoni.


L’area del sisma


E tra le aree interne, quella del cratere sismico è ovviamente la più critica. «Qui - l’aggiornamento di Castelli - abbiamo previsto 200 milioni di euro di Fondi complementari sisma del Pnrr per la Pedemontana che da Fabriano arriva ad Ascoli». Più croce che delizia per la nostra regione è poi il trasporto su binari. Dall’alta velocità lungo l’Adriatica, ancora neanche sulla carta, al raddoppio della Orte-Falconara (con il nodo del terzo lotto definanziato) di criticità ce ne sono diverse e «senza questi interventi restiamo impreparati alle sfide future», sottolinea Cna. Ma siamo carenti anche sulle infrastrutture immateriali: nella nostra regione solo il 46,5% del territorio è coperto dalla Banda Ultra Larga. «Telemedicina, commercio online e artigianato digitale dipendono dalla velocità di collegamento e su questo occorre un grande sforzo perché siamo indietro», il monito dell’associazione.


Lo spiraglio


A portare una ventata di ottimismo ci pensa il governatore Francesco Acquaroli, che pone l’accento sulla piattaforma logistica: «Porto, aeroporto ed interporto dovranno diventare quel Centro Intermodale attorno al quale far ruotare le altre infrastrutture viarie sulle quali stiamo investendo». Parole a cui fanno eco quelle dell’assessore Francesco Baldelli: «Entro la fine dell’anno inizieranno i lavori sulla Fano-Grosseto e ad ottobre si apriranno le buste per la realizzazione del lotto Serra San Quirico–Genga» della Orte-Faconara. A piccoli passi.
 

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