Coronavirus, si torna in ufficio: lo smart working verso il capolinea. Ma non sarà un addio

Coronavirus, si torna in ufficio: lo smart working verso il capolinea. Ma non sarà un addio
Coronavirus, si torna in ufficio: lo smart working verso il capolinea. Ma non sarà un addio
di Martina Marinangeli
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Mercoledì 27 Maggio 2020, 09:56

ANCONA - Sarà lento e graduale, ma è ormai sulla linea di partenza il contro-esodo del lavoro pubblico che riporterà i dipendenti della giunta regionale e dell’Azienda sanitaria regionale verso i rispettivi uffici. Non un addio definitivo allo smart working, ma un riavvio in presenza almeno delle attività indifferibili, quelle che proprio non è più possibile fare da remoto. Un esempio? I centri per l’impiego, che riapriranno i front office, o il servizio Bilancio, che dovrà occuparsi della maxi manovra da 200 milioni di euro. O ancora, gli uffici che dovranno cimentarsi con l’organizzazione delle elezioni a settembre. 



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Dopo due settimane di confronto serrato, si è arrivati alle ultime curve per la firma del ‘Protocollo di regolamentazione per il contrasto ed il contenimento della diffusione del Covid-19 nelle sedi della giunta della Regione Marche, più vicina in seguito l’incontro di lunedì tra la segretaria generale della giunta Deborah Giraldi e le organizzazioni sindacali della Funzione pubblica. Il protocollo, non appena verrà ufficialmente siglato, sarà valido nelle 85 sedi distribuite su tutti il territorio, dove sono impiegati 2200 dipendenti, 1800 dei quali hanno finora lavorato in smart working. 
 
Evitare il rischio di contagio
«Lo scopo – si legge nel documento – è quello di individuare le misure specifiche volte a prevenire il rischio di contagio per i lavoratori e ad intervenire tempestivamente in caso di infezione per evitarne la propagazione, di definire le misure precauzionali di contenimento e di individuare le misure di protezione per contrastare l’epidemia di Covid». Negli spazi di uso comune degli immobili (front office, sale riunioni, aree break, ascensori), verranno affissi avvisi contenenti le indicazioni comportamentali e l’affollamento massimo consentito, al fine di garantire il mantenimento delle condizioni di distanziamento sociale e di ridurre il tempo di sosta negli spazi comuni. Saranno presenti distributori di gel igienizzante all’ingresso di tutte le sedi ed ai dipendenti verranno forniti in dotazione guanti e mascherine monouso. Il protocollo consiglia di separare entrata ed uscita, ma se non possibile, si procederà a regolamentare il passaggio per una persona per volta. Andranno favoriti orari di ingresso/uscita scaglionati, non sarà consentito lo spostamento di arredi e sedute nelle aree di attesa, negli spazi comuni e nelle aree break, e l’uso degli ascensori verrà limitato ad una persona per viaggio. Nelle sedi periferiche, in considerazione del numero e dimensioni degli ascensori ed in caso di ridotto numero di piani, deve essere favorito l’uso delle scale, riservando gli ascensori a portatori di handicap o a persone con difficoltà o limitazioni. Una parte specifica del protocollo è dedicata alla corretta areazione degli spazi, con frequenti cambi d’aria, ed alla pulizia degli ambienti di lavoro, che dovrà essere quotidiana. 
Sanificazione periodica
La sanificazione, invece, sarà periodica, e comunque obbligatoria in seguito all’eventuale individuazione di un caso positivo al Covid. Dove possibile, dovranno essere previste postazioni dedicate unicamente al front-office, evitando così l’accesso degli utenti alle aree uffici, ed i servizi agli sportelli dovranno essere garantiti dalla protezione del plexiglas. Per quanto concerne le mense ed i bar distribuiti nelle varie sedi che fanno riferimento alla giunta ed all’Ars, le regole da adottare sono le stesse stabilite nei protocolli per la ristorazione, compreso il distanziamento tra i tavoli e le sedute. Addio alle trasferte, che saranno limitate al minimo, così come, in generale, le attività da svolgere in esterno. Nei sopralluoghi che devono necessariamente essere svolti in ambiente esterno o, ad esempio, in aziende, vanno in ogni caso limitati i contatti con i soggetti esterni e utilizzati i dispositivi di protezione. 
Occhio alle trasferte
Se le trasferte in auto sono svolte da due dipendenti contemporaneamente, «questi dovranno indossare le mascherine protettive durante tutto lo svolgimento della trasferta – si legge nel documento – compreso il percorso in auto, dove il secondo dipendente, non conducente, è seduto sul sedile posteriore parte destra, in opposizione diagonale al conducente».

Resta a carico di ciascun dirigente la responsabilità di cooperare affinché le misure predisposte siano applicate e quella di realizzare un’adeguata rotazione del personale presente in sede ed in smart working.

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