Con un Caronte che non dà tregua ed un'estate torrida, in Italia cresce il numero degli automobilisti che si mette in strada per raggiungere le mete delle proprie vacanze e che devono fare i conti con i nuovi rincari dei carburanti. L'Istat ha però confermato che, grazie al calo dei prezzi dell'energia, l'inflazione di giugno ha registrato "una netta decelerazione", attestandosi al 6,4% su base annua e al 5,6% nel mese.
Contrariamente, l'indice dei prezzi dei beni energetici è completamente crollato il mese scorso, dal +11,5% al +2,1%. I listini dei prezzi di benzina e gasolio ne hanno risentito, tornando a crescere fino a sfiorare i 2 euro al litro.
I prezzi medi nazionali
Secondo l'osservatorio Quotidiano Energia, gestito dal Ministero dei Trasporti, sulla rete nazionale, nell'ultima rilevazione, il prezzo medio della benzina (self) è pari a 1,865 euro al litro. Mentre, per quanto riguarda il gasolio (self) il prezzo medio è di 1,712 euro al litro. Analizzando la modalità servito, il prezzo medio della benzina naturalmente aumenta, fino a toccare i 2 euro al litro. Il costo del gasolio, invece, si attesta a 1,852 euro al litro. Infine, sempre a livello nazionale, metano e gpl raggiungono rispettivamente prezzi compresi tra lo 0,715 e lo 0,737; e fra l'1,421 e l'1,491.
I prezzi dei carburanti nelle Marche
Per quanto riguarda la nostra regione, attraverso il sito ufficiale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, siamo riusciti a ricavare i prezzi meno cari dei carburanti nelle cinque province del territorio, sia per quanto riguarda la modalità self service che quella servita. Andiamoli a vedere nel dettaglio.
Provincia di Pesaro-Urbino
Prezzo meno caro della benzina (self) che si attesta a 1,819 euro al litro, mentre in modalità servita è di 1,839 euro al litro. Gasolio, invece che self service è al prezzo di 1,689 euro al litro, mentre servito è di 1,709 euro al litro. Metano al 1,399 euro al litro, mentre il gpl è allo 0,719 euro al litro. Costo massimo della benzina che nel Pesarese arriva a 1,934 (self service), mentre per la modalità servita il prezzo è di 2,089. Gasolio (self) che si attesta invece al 1,794 euro al litro, mentre è al 1,949 euro al litro quello servito.
Provincia di Ancona
Nella provincia dorica, il prezzo meno caro della benzina in modalità self service è di 1,774 euro al litro, mentre per quanto concerne la modalità servita, si attesta a 1,799 euro al litro.
Prezzi benzina e gasolio Ancona. FONTE: https://carburanti.mise.gov.it/ospzSearch
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Provincia di Macerata
Nel Maceratese i prezzi non cambiano molto. Prezzo meno caro della benzina (self) è di 1,809 euro al litro, mentre servita 1,804 euro al litro. Per quanto riguarda il gasolio (self) il prezzo è di 1,659 euro al litro, servito 1,681 euro al litro. Metano e gpl che costano rispettivamente 1,270 euro al litro e 0,719 euro al litro. Benzina che nella provincia di Macerata arriva ad un tetto massimo di 2,219 per la modalità servita, mentre quella self è di 1,914. Gasolio al 2,059 (servito) e 1,839 (self).
Provincia di Fermo
Costo meno caro della benzina (self) pari al 1,779 euro al litro, mentre per la modalità servità è di 1,835 euro al litro. Gasolio (self) pari al 1,639 euro al litro, mentre servito 1,678 euro al litro. Gpl di 0,699 euro al litro, il metano per auto costa invece 1,375 euro al litro. Tetti massimi di prezzi che vedono benzina (self) al 1,919 euro al litro, servita 2,178 euro al litro. Gasolio (self) al 1,765 euro al litro, mentre quello servito al 2,008 euro al litro.
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Provincia di Ascoli Piceno
Prezzi leggermenti inferiori quelli dell'Ascolano, rispetto alle altre province. Costo meno caro della benzina (self) che si attesta al 1,764 euro al litro, modalità servita pari al 1,799 euro al litro. Gasolio (sefl) che costa 1,608 euro al litro, mentre quello servito è di 1,659 euro al litro. Metano e gpl al costo rispettivamente di 1,145 euro al litro e allo 0,699 euro al litro. Prezzi massimi di benzina (self) di 1,999, servita 2,059. Mentre per il gasolio di 1,899.
Aumento dei prezzi, perché?
Diversi sono gli elementi che contribuiscono al rincaro carburante. Primo fra tutti il prezzo del petrolio: nel mese di luglio è tornato a salire. Si parla di 80 dollari al barile per il Brent e di 75 dollari pwe il Wti. A queste cifre, si aggiunge l'annuncio fatto a giugno dai Paesi Opec+ - i principali esportatori al mondo - su un prossimo taglio della produzione del greggio. Nel dettaglio, l'Arabia Saudita avrebbe tagliato un milione di barili al giorno. Lo scopo è quello di andare a migliorare la stabilità dei mercati, evitando andamenti altalenanti dei prezzi.
Il ruolo che gioca l'inflazione
Il nuovo aumento dei prezzi del carburante può innalzare nuovamente l'inflazione. È un possibile rischio. Nel mese di giugno a tamponare questo rialzo è stato il cosiddetto «carrello della spesa»: l'insieme dei prodotti alimentari e per la cura della persona e della casa. Il dato ultimo rilevato è del 10,5%, percentuale alto, ma in calo rispetto alla rilevazione precedente. Il rischio è che i valori tornino a salire, in quanto il trasporto e la distribuzione della merce che troviamo negli scaffali di negozi e supermercati avviene su strada. Quindi, il rincaro del carburante potrebbe avere un effetto molto rilevante sul livello di inflazione.