Alluvione, Acquaroli dal ministro indica le priorità: «Sostegno a imprese e famiglie, interventi per limitare i rischi»

Alluvione, Acquaroli dal ministro indica le priorità: «Sostegno a imprese e famiglie, interventi per limitare i rischi»
Alluvione, Acquaroli dal ministro indica le priorità: «Sostegno a imprese e famiglie, interventi per limitare i rischi»
di Sabrina Marinelli
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Giovedì 17 Novembre 2022, 02:05

SENIGALLIA - Il presidente delle Marche, Francesco Acquaroli ha incontrato ieri il ministro Musumeci, ricordando le priorità per gli alluvionati. «Dopo gli incontri della scorsa settimana con il sottosegretario Mantovano – commenta Francesco Acquaroli - oggi (ieri ndr) a Roma ho incontrato il Ministro Musumeci, a cui abbiamo rappresentato un quadro chiaro della situazione legata all’alluvione che ha colpito le Marche lo scorso settembre. L’obiettivo principale resta quello di individuare gli interventi di mitigazione del rischio, il ripristino delle opere pubbliche e il sostegno alle imprese e famiglie duramente colpite». 


Il punto sul sisma


Continua Acquaroli: «Nel corso del nostro incontro abbiamo discusso anche della situazione verificatasi con le scosse sismiche dei giorni scorsi, appena il quadro della situazione e dei danni registrati sarà più chiaro ci aggiorneremo anche rispetto a questa vicenda».

Interventi per rendere il fiume sicuro e i rimborsi sono sul tavolo delle istituzioni, attesi dalla popolazione che vuole anche essere avvisata in tempo in caso di pericolo. L’ha ribadito più volte anche il sindaco Olivetti. «Abbiamo bisogno di andare a dormire tranquilli, senza l’ansia, con un fiume sicuro e un sistema di allertamento efficace».

Alle parole del primo cittadino fa eco il Comitato 15 Settembre con una lettera aperta ad Acquaroli, come commissionario straordinario per l’emergenza, e al suo vice Babini. «Misa e Nevola sono ancora intasati da legname, detriti, auto e oggetti di ogni tipo – precisa il Comitato – con perdurante pericolo in caso di nuove piene, oltre che fonte di inquinamento». Fondamentale anche per il Comitato «un sistema di monitoraggio e allerta – prosegue – onde evitare gli inaccettabili ritardi delle segnalazioni da parte degli enti preposti; anche con attivazione del sistema di notifica it-alert già installato sui telefoni cellulari di tutti i cittadini. Chiediamo un progetto di bacino, non illogicamente limitato a singoli tratti o zone, perché le Valli Misa e Nevola costituiscono un sistema unitario e interconnesso: i problemi della valle sono collegati con le situazioni a monte. Va cambiato approccio ed elaborato un progetto unitario di messa in sicurezza di tutto il bacino che deve essere frutto di uno studio del territorio, coinvolgendo i sindaci e i comitati dei cittadini delle zone interessate, che con la loro esperienza nel tempo conoscono bene le criticità dei fiumi e darebbero un ulteriore contributo».4

Il progetto di bacino


Chiedono che il progetto di bacino venga realizzato al massimo in tre anni, come è stato per il ponte Morandi a Genova, e indennizzi adeguati «non limitati o basati su moduli palesemente inadeguati, ma che siano allargati a tutti i danni realmente subiti dai cittadini. Si chiede che la Regione indichi le modalità da adottare per il recupero del patrimonio edilizio danneggiato. Il Comitato 15 Settembre – conclude - ribadisce l’importanza di intervenire in modo veloce e di reperire sollecitamente adeguate risorse, per le opere di mitigazione e gli indennizzi. I fondi finora stanziati rappresentano meno del 5% di quelli necessari. Insufficienti».

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