A Fermignano il Palio delle Rane
E poi grandi menù nelle taverne

Una passata edizione della manifestazione
Una passata edizione della manifestazione
2 Minuti di Lettura
Sabato 2 Aprile 2016, 12:10
FERMIGNANO - Rievocazioni storiche, giochi medievali, sbandieratori e cene nelle taverne. Tre giorni di festa e di spasmodica attesa in vista della gara più curiosa e divertente che ci sia: il Palio della Rana. Fino a domenica Fermignano apre le sue porte per la 52esima edizione del torneo storico che vede scendere in pista sette contrade e altrettante carriole lungo un percorso di gara di 170 metri; protagoniste della “Domenica in Albis” – quella del 3 aprile successiva alla Pasqua – sono proprio le rane, che per un giorno abbandonano il loro habitat naturale per salire a bordo di una carriola e condurre alla vittoria la propria contrada. Il trofeo è ambito e le regole sono ferree: se è assolutamente vietato ostacolare i concorrenti avversari, ogni corridore deve trattare la propria rana come se fosse una bella signora e, qualora saltasse al di fuori della carriola, deve raccoglierla con cura e rimetterla al proprio posto; in prossimità dell’arrivo, infine, ogni corridore deve rientrare nella corsia a lui assegnata alla partenza e tagliare il traguardo spingendo la carriola con la rana ancora a bordo. Per la conquista del Palio, insomma, l’abilità dello “scariolante” – che indossa una casacca con i colori e gli stemmi della propria contrada - è importante almeno quando l’imprevedibile comportamento del batrace, vero protagonista della manifestazione, che al termine della gara viene liberato in un apposito spazio a lui destinato.

Ma il Pailo della Rana è anche gastronomia con le cene nelle taverne. La cucina tradizionale marchigiana sarà grande protagonista:  se tagliatelle al sugo di rane, rane fritte e rane in porchetta saranno le proposte della contrada Ca’ l’Agostina, Calpino replicherà a suon di polenta con lumache e pizza; strozzapreti della Pieve, agnello in fricò e polpette fritte saranno cucinate dalle massaie della contrada La Pieve, mentre alla Torre si potranno gustare spatzle ai quattro formaggi, arista di maiale, fagioli con cotiche; e ancora tagliatelle con asparagi, coratella d’agnello e coniglio in porchetta (San Lazzaro), polenta ai funghi porcini, tagliolini allo scoglio e frittura mista di pesce (San Silvestro), pappardelle alla lepre, cinghiale, trippa alla parmigiana e cascioni (Santa Barbara). E se anche la Pro Loco avrà una sua taverna dove saranno sfornati cannelloni, ravioli asparagi e salsiccia, coniglio in porchetta e cresce sfogliate, a disposizione dei celiaci ci sarà anche una taverna senza glutine con lasagne, pizza, piadine e torta di mele.
© RIPRODUZIONE RISERVATA