Terrore nella villa dei Sartori, il racconto choc: «Picchiata dai banditi per i gioielli. Poteva finire in tragedia»

Terrore nella villa dei Sartori, il racconto choc: «Picchiata dai banditi per i gioelli. Poteva finire in tragedia»
Terrore nella villa dei Sartori, il racconto choc: «Picchiata dai banditi per i gioelli. Poteva finire in tragedia»
di Eugenio Gulini
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Domenica 24 Marzo 2024, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 25 Marzo, 09:09

FERMIGNANO È di nuovo paura Fermignano. È venerdì sera, più o meno le 22, quando tre banditi incapucciati e armati di pistola hanno fatto irruzione in un villino bifamiliare nella zona di Cà Veneziano.

Il blitz

All’interno Antonio Sartori, 84 anni, patron della S2, industria mobiliera conosciuta a livello internazionale, e Fiorella, vedova del fratello Urbano. La donna è stata allarmata dai rumori e dalle urla che provenivano dalla abitazione del cognato ha telefonato al figlio di Antonio, il quale si è messo immediatamente in auto raggiungendo la casa dei genitori ma già i banditi erano scappati con il bottino. Quando i rapinatori sono entrati in casa Antonio era sul divano e la moglie Luigina, 78 anni, poco lontana, al computer. Si sono trovati davanti 3 persone con il volto camuffato, guanti scuri e una pistola.

Di questo gli inquirenti non sono sicuri e propendono a pensare che i padroni di casi si siano confusi con le attrezzature per lo scasso.

Ma i coniugi Sartori hanno vissuto una notte di terrore. Con ogni probabilità i 3 malviventi hanno scavalcato il muro perimetrale della villa, hanno colpito con un calcio la porta finestra sorprendendo marito e moglie nel salone: hanno puntato loro un’ arma e schiaffeggiando più volte Luigina, si sono fatti aprire i la cassaforte. All’interno gioielli d’oro e monili d’argento per un valore che si aggira sopra i 35mila euro.

Una volta completata la razzia i banditi sono fuggiti, prima a piedi per poi raggiungere probabilmente un auto parcheggiata poco lontana. Di certo c’era un quarto uomo a coprire loro le spalle. Sembra che scappando i banditi abbiamo manomesso le telecamere della villetta. Mentre il figlio della coppia stava arrivando è partito l’allarme alle forze dell’ordine. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia di Urbino e gli uomini del la squadra mobile di Pesaro insieme la Scientifica e a un’ambulanza del 118 per controllare i coniugi rapinati. Secondo le vittime i banditi parlavano con un forte accento dell’Est.

«Poteva andare peggio e finire davvero male – ha raccontato la signora Luigina – Il primo a presentarsi dopo che si è aperta con un grosso rumore, sembrava fosse esplosa una bomba, a sfondare la porta finestra è stato un uomo molto alto che ha cominciato ad intimarci di fare silenzio. Colpendomi anche con un ceffone mi chiedeva di indicare la cassaforte. Mio marito era scosso e ha cominciato a dire che lui non sapeva nulla. Poi mi hanno trascinato nelle stanze attigue, altro ceffone fino a che, per paura che accadesse il dramma, ho dato la combinazione. Dalla cassaforte hanno ripulito tutto svuotandola dai sacchetti, delle scatole, dei sacchettini. Non teniamo mai contante».

Le indagini

Un colpo studiato nei minimi dettagli: è durato tutto solo poche decine di minuti. In meno di mezz’ora i ladri erano già lontani. Le indagini sono serrate e confidano anche sulle telecamere che i banditi posso aver incrociato durante la fuga. A Fermignano la gente è molto turbata perché episodi simili si ripetono con una strana frequenza. Quella ai danni della famiglia Sartori è auarta rapina in villa nella prima periferia della città. Nel mirino imprenditori: due volte le famiglie Rossi, poi la famiglia Cleri.

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