Dramma della solitudine a Recanati: dopo un mese ancora nessun funerale per le sorelle morte di freddo e stenti in casa. Il sindaco Bravi: «Siamo in contatto con i parenti»

Dramma della solitudine a Recanati: dopo un mese ancora nessun funerale per le sorelle trovate morte di freddo e stenti in casa
Dramma della solitudine a Recanati: dopo un mese ancora nessun funerale per le sorelle trovate morte di freddo e stenti in casa
di Marco Pagliariccio
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Giovedì 4 Gennaio 2024, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 11:17

RECANATIÈ passato quasi un mese dalla morte di Luisa Berenice e Piermaria Luigina Stortini, le due sorelle recanatesi trovate senza vita in casa lo scorso 6 dicembre. L’autopsia sui corpi delle due donne, rispettivamente di 69 e 71 anni, è stata effettuata il 9 dicembre scorso e aveva stabilito che le cause del decesso, risalente al febbraio 2023, sono state il freddo e gli stenti patiti dalle sorelle, che vivevano ritirate nella loro abitazione in corso Persiani senza avere contatti con l’esterno. Si era parlato di una parente disposta ad occuparsi del funerale e invece, con il passare delle settimane, la situazione è rimasta congelata.

La situazione

«I corpi sono ancora all’obitorio di Civitanova – conferma il sindaco Antonio Bravi – ma gli eredi non stanno ancora dando risposte certe in merito alle esequie: come Comune stiamo sollecitando, ma non possiamo fare di più».

Insomma, la solitudine che ha contraddistinto l’ultimo tratto della loro vita sembra continuare anche dopo la morte. I corpi di Luisa Berenice e Piermaria Luigia erano stati rinvenuti in camera da letto, senza segni di violenza ai loro danni: una era seduta sulla sedia, l'altra sul pavimento ai piedi del letto. I loro corpi erano in avanzato stato di decomposizione: ad effettuare la macabra scoperta erano stati i vigili del fuoco, allertati dalla polizia municipale, che non riusciva a contattarle per una perdita d'acqua nella cantina sottostante l’abitazione, che le due donne avevano ereditato. Del caso ha parlato anche don Roberto Zorzolo, parroco di Sant’Agostino, nell’omelia pronunciata nel corso della messa vespertina del 31 dicembre. «Luisa Berenice e Piermaria Luigina sono morte di stenti, in una situazione di abbandono assoluto, senza che nessuno di noi ricordasse la loro esistenza – ha ricordato il prete ai fedeli –. Quanto accaduto ci richiama all’indifferenza di una società che corre senza meta e in cui si consumano i drammi della solitudine».

L’intervento

«Più da psicologa che da assessore – aveva detto poco dopo il dramma l’assessore Paola Nicolini –, mi viene da dire che queste due persone hanno condotto la loro vita appoggiandosi sempre l'una all'altra e trovando nel loro mondo un equilibrio. Hanno vissuto un isolamento che non è paragonabile a quello della persona sola che si lascia andare. Erano persone curate, che non davano segni di indigenza o difficoltà di altro genere. Hanno scelto di vivere ritirandosi, via via, sempre di più nel loro piccolo».

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