Porto Recanati, spiaggia distrutta dalle mareggiate. Il sindaco: «Chiediamo lo stato di emergenza»

Porto Recanati, spiaggia distrutta dalle mareggiate. Il sindaco: «Chiediamo lo stato di emergenza»
Porto Recanati, spiaggia distrutta dalle mareggiate. Il sindaco: «Chiediamo lo stato di emergenza»
di Giulia Sancricca
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Mercoledì 3 Aprile 2024, 01:20 - Ultimo aggiornamento: 12:56

PORTO RECANATI Spiaggia devastata dalle mareggiate, il sindaco di Porto Recanati chiede che venga riconosciuto lo stato di emergenza. La Pasqua avrebbe dovuto rappresentare l’inizio della bella stagione, soprattutto dal punto di vista turistico, con operatori balneari già all’opera per allestire il litorale. Invece a distruggere i piani e pure la costa ci ha pensato il mare. Da nord a sud, la spiaggia di Porto Recanati è caduta sotto la furia delle onde. E ora si contano i danni.

I danni

«A causa delle violentissime mareggiate che si sono verificate nei giorni scorsi - dice il sindaco Andrea Michelini - la nostra costa ha subito dei danni molto ingenti nelle sue infrastrutture pubbliche e nelle strutture private che vi stazionano.

Sia a nord che a sud registriamo danni alle strade e una erosione che ha letteralmente fatto scomparire tratti di spiaggia. La nostra Protezione civile è stata allertata per mettere in sicurezza le zone dove il mare aveva compiuto la sua disastrosa azione erosiva e insieme a diversi assessori e consiglieri abbiamo monitorato l'andamento delle operazioni e l'evolversi della situazione», Michelini aggiunge pure di aver «informato le competenti autorità regionali e ci siamo attivati per farci riconoscere uno stato emergenziale che possa facilitare le operazioni di ripristino necessarie per poter garantire un minimo di sicurezza». La preoccupazione è grande anche tra gli operatori balneari, Andrea Marcelli, titolare dello chalet Barracuda a Scossicci, non nasconde i timori per la stagione estiva in arrivo, condivisi anche con altri colleghi.

La preoccupazione

«Il mare - racconta - ha eroso 300 metri fronte spiaggia dallo chalet Davide fino al Villaggio internazionale dove ci sono quattro concessioni e una spiaggia libera. La costa non c’è più». Una emergenza che torna, dopo gli ultimi anni in cui l’emergenza sembrava rientrata: «Fino a gennaio il mare è stato clemente. La situazione è stata stabile, poi negli ultimi due mesi il disastro».

I fondi

Allora Marcelli riapre il capitolo difesa della costa con fondi stanziati dalla Regione: «Siamo alle porte della stagione con una situazione critica. Si parla sempre dei nove milioni di euro per le scogliere, ma di concreto non abbiamo visto nulla. Noi speravamo che con la primavera si potesse dare inizio ai lavori e invece ormai è andata ancora una volta. Questo fa rabbia». E la delusione cresce se si pensa che alcuni clienti stanno già chiamando per prenotare l’ombrellone: «Fino a febbraio le ho accettate, ma ora devo mettere le mani avanti conclude Marcelli. Se non arriva qualche mareggiata da nord siamo rovinati. Ma non si può sempre stare in baria del meteo».

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