Spaccio di coca e hashish sulla costa: minacce ai clienti che non pagavano

Spaccio di coca e hashish sulla costa: minacce ai clienti che non pagavano
di Benedetta Lombo
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Giovedì 24 Settembre 2020, 08:05

PORTO RECANATI  - Spaccio di cocaina e hashish sulla costa, chi non pagava veniva minacciato, in un caso un giovane era stato prelevato al McDonald’s di Civitanova con la minaccia di una pistola e portato via, picchiato perché ritenuto colpevole di aver infamato due di loro e riportato lì dove era stato prelevato. 

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Sette giovani rinviati a giudizio, per altri tre la posizione è stata stralciata. Sono imputati a vario titolo per spaccio, estorsione, sequestro di persona, lesioni e minaccia: Antonio Santo Pio Cicciù, 24 anni di Potenza Picena; Khaled Mohamed Abdeslam Sohail, egiziano di 22 anni; Aureliano Agordati, morrovallese di 23 anni; Alessio Montecchiari, maceratese di 34 anni; Josuè Geraldo Medina, dominicano di 27 anni; Mathiaz Gabriele Fuser, civitanovese di 26 anni; Shabaan Mohamed Abdelazim Kamel, egiziano di 24 anni; Daniele Masullo, civitanovese di 25 anni; Zakaria Abila, marocchino di 35 anni e Michael Mataloni, civitanovese di 25 anni. Ieri il gup Giovanni Maria Manzoni ha stralciato le posizioni di Cicciù, Agordati e Kamel, e rinviato tutti gli altri a giudizio al 6 dicembre 2021 davanti ai giudici in composizione collegiale.

I fatti contestati sarebbero avvenuti tra aprile e agosto del 2016, tra Porto Recanati, Potenza Picena e Civitanova. Medina, Agordati, Montecchiari, Mataloni, Kamel, Sohail e Cicciù, a vario titolo devono rispondere di episodi di spaccio di cocaina e hashish. Medina e Fuser devono rispondere di estorsione, avrebbero costretto un giovane a pagare 900 euro con la minaccia che se non avesse acquistato altra cocaina gli sarebbe stato tolto l’iPhone 6 S. Lo avrebbero minacciato anche di togliergli l’auto dei genitori della fidanzata che lui a volte usava e di non farlo tornare a Milano. 

Agordati deve rispondere anche lui di un episodio di estorsione: avrebbe minacciato un acquirente che se non avesse pagato l’acquisto di hashish lo avrebbe picchiato e fatto finire in ospedale. Non solo, per ottenere la somma si sarebbe rivolto anche al datore di lavoro del debitore, il titolare di un Kebab, prima gli avrebbe chiesto di pagare il debito del dipendente recuperando la somma trattenendogliela dal salario, poi minacciandolo che se il dipendente non avesse onorato il debito avrebbe mandato delle persone nel Kebab per danneggiarlo. 


Masullo e Abila devono invece rispondere di sequestro di persona, minacce e lesioni: a fine agosto 2016 avrebbero prelevato un giovane dal Mc Donald’s di Civitanova con la minaccia di una pistola giocattolo, lo avrebbero portato a casa di Cicciù e lì preso a schiaffi e calci.

A loro dire avrebbe infamato due di loro. Gli imputati sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Simone Santoro, Simone Matraxia (ieri sostituito dal collega Vanni Vecchioli), Sandro Giustozzi, Federico Valori e Gian Luigi Boschi.

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