La Lega adesso alza la voce: «Fuochi di Feragosto rinviati, beffati turisti e cittadini»

La Lega adesso alza la voce: «Fuochi di Feragosto rinviati, beffati turisti e cittadini»
La Lega adesso alza la voce: «Fuochi di Feragosto rinviati, beffati turisti e cittadini»
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Giovedì 18 Agosto 2022, 05:20

PORTO RECANATI  - La decisione di rinviare per due sere consecutive i fuochi di Ferragosto a Porto Recanati non ha lasciato indifferenti gli esponenti della minoranza della città. Dopo le critiche del consigliere di Porto Recanati 21-26, Alessandro Rovazzani, arrivano anche quelle del coordinatore locale della Lega, Luca Davide.

«È stato uno schiaffo al nostro turismo - esordisce il leader cittadino del Carroccio -. Ci scusiamo con i turisti per la beffa, ma i nostri amministratori devono ancora imparare. Siamo sconcertati della così tanta superficialità nell’amministrare la città da parte della giunta Michelini - l’affondo -. Il rinvio, avvenuto per ben due giorni consecutivi dei tradizionali fuochi di Ferragosto, simbolo dell’estate portorecanatese, la dice lunga sul modus operandi dei nostri amministratori. Quello che riteniamo ancor più sbagliato - aggiunge - è la modalità di comunicazione dell’annullamento dell’evento: prima un post sui social, alle 18 circa, in cui si chiede di attendere per avere novità, poi una comunicazione scarna alle 22, accompagnata dal passaggio, solo su corso Matteotti, della macchina della protezione civile che diffondeva un messaggio incomprensibile».

Davide si rivolge così al sindaco Andrea Michelini e all’assessore al Turismo Giuseppe Casali. «Ad attendere i fuochi in tutte le nostre spiagge e sul lungomare c’erano tantissimi visitatori arrivati a Porto Recanati da tutta la regione.

C’erano coppie di anziani che non sanno usare i social, famiglie con bambini al seguito che hanno aspettato col naso all’insù i fuochi fino a tarda sera. Voi siete riusciti a deludere tutti, senza avere avuto nemmeno il coraggio di chiedere scusa. Eppure - aggiunge Davide - la sera di Ferragosto il mare non era poi così mosso da annullare l’evento. Quando si amministra bisogna avere il coraggio anche di rischiare per la propria città. Forse - conclude - sarebbe il caso che Casali ceda la delega a qualche collega di giunta più volenteroso».

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