Macerata, spedizione punitiva. In sei
lo accerchiano e lo pestano a sangue

MACERATA - Insanguinato, dopo aver subito un pestaggio, chiede aiuto in questura. È accaduto nella notte tra giovedì e venerdì. Era da poco passata la mezzanotte quando un giovane di nazionalità pakistana ha raggiunto piazza della Libertà ed è entrato in questura. Col volto tumefatto dalle botte prese poco prima e coperto di sangue ha chiesto disperatamente aiuto ai poliziotti. Il giovane che non parla italiano né la lingua inglese, a stento è riuscito a farsi capire dagli agenti. Più che le parole hanno parlato per lui i segni sul corpo. Con l’aiuto dei gesti e di qualche parola biascicata, il giovane pakistano è riuscito a spiegare che poco prima sei stranieri, probabilmente connazionali, lo avevano pestato a sangue.

Il ragazzo non ricordava o comunque non era in grado di riferire dove era avvenuta l’aggressione né chi fossero quelle sei persone che lo avevano riempito di botte. Da quanto gli agenti sono riusciti a capire il giovane è in Italia da pochissimo tempo ed è in attesa del permesso di soggiorno. Non è chiaro se sia un richiedente asilo, come sono tanti gli aspetti non chiari su quanto avvenuto. Dopo le prime domande gli agenti hanno immediatamente richiesto l’intervento di un’ambulanza e il pakistano è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale civile.

In queste ore, dunque, sono in corso le indagini per cercare di capire chi siano gli aggressori del pakistano (se veramente si tratta di connazionali o di altri stranieri) e qual è il motivo che ha scatenato una tale violenza nei suoi confronti. I poliziotti stanno approfondendo le iniziali, generiche informazioni fornite dalla stessa vittima per allargare il campo e capire cosa c’è dietro il pestaggio, se si è trattato di una banale discussione tra connazionali degenerata, oppure se c’è qualcosa di più complesso. Ipotesi che dovranno essere vagliate dagli inquirenti e approfondite.