MACERATA - Potenziamento infrastrutturale della linea tra le stazioni di Civitanova, Macerata e Fabriano e, come accade tutte le estati da parecchi anni a questa parte, circolazione ferroviaria interrotta a luglio e agosto su questa tratta per consentire ai tecnici di Rete Ferroviaria Italiana di effettuare le attività programmate. A comunicarlo è la stessa Trenitalia sia sul suo sito istituzionale che con dei manifesti che sono comparsi nelle sale d’aspetto delle stazioni di Macerata e Civitanova.
Infatti quest’anno, a differenza del passato, i lavori riguarderanno sia la tratta che dalla costa raggiunge le zone interne che successivamente la strada ferrata che da Macerata sale nell’entroterra sino a Fabriano.
Dunque niente treni per due settimane sull’intera tratta che dal mare sale ai monti mentre per ventuno giorni successivi l’interruzione riguarderà il collegamento tra Macerata e Fabriano mentre tornerà in funzione la tratta tra Civitanova e il capoluogo. Il servizio non sarà cancellato bensì sostituito con pullman che copriranno questa tratta con gli stessi orari ferroviari indicati per il periodo estivo. I bus partiranno dai piazzali antistanti le stazioni e il loro orario di arrivo/partenza potrà variare in base alle condizioni del traffico stradale. I viaggiatori, quindi, non saranno lasciati a piedi: una sospensione a cui si è abituati e che, anche quest’anno, è arrivata puntuale nei mesi di luglio ed agosto quando dovrebbe diminuire l’attività dei pendolari e non ci sono gli studenti che devono raggiungere il capoluogo per frequentare la scuola o l’Università.
Negli ultimi anni il fermo estivo è dovuto ad una serie di lavori che stanno portando al potenziamento della tratta ed alla sua completa elettrificazione che si dovrebbe concludere, da cronoprogramma di Rfi, nel 2024. Il cantiere dei lavori in corso a cura di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs Italiane) prevede un investimento economico complessivo per gli interventi di elettrificazione della linea che dalla costa adriatica raggiunge l’entroterra e la montagna maceratese che è di 110 milioni di euro.
L’elettrificazione della tratta significherà la dismissione dei mezzi diesel che circolano sulla linea. Secondo le stime di Rfi i primi treni elettrici circoleranno tra il 2024 ed il 2025. Il lavoro porterà con sé anche la soppressione dei passaggi a livello lungo la tratta. I disagi causati dalla chiusura della circolazione ferroviaria verranno ovviamente ridotti dal programma di bus sostitutivi che consentiranno il collegamento con Civitanova e Macerata per la tratta Adriatica e con Albacina per la tratta romana. Gli orari dei bus sostitutivi e le variazioni dell’offerta commerciale saranno consultabili su trenitalia.com.