Autolavaggi low cost al setaccio a Macerata, lavoratori in nero e senza tutele scattano le sanzioni per quasi 300mila euro

Autolavaggi low cost al setaccio, lavoratori in nero e senza tutele scattano le sanzioni
Autolavaggi low cost al setaccio, lavoratori in nero e senza tutele scattano le sanzioni
di Benedetta Lombo
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Mercoledì 6 Settembre 2023, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 7 Settembre, 07:18

MACERATA Controlli di ispettori e carabinieri in otto autolavaggi low cost della provincia, trovati occupati in nero, sottopagati e senza tutele: cinque imprese sospese, datori di lavoro denunciati, applicate sanzioni amministrative per 39mila euro e ammende per 238mila euro totali. Da quanto appurato c’erano lavoratori impiegati sette giorni su sette per far fronte ai numerosi clienti attratti dai prezzi molto vantaggiosi.



Il settore degli autolavaggi a mano è stato oggetto di una specifica campagna di vigilanza pianificata a livello nazionale e si è confermato tra quelli più a rischio in materia di tutela e sicurezza dei lavoratori.

In provincia di Macerata il personale ispettivo dell’Itl (Ispettorato territoriale del lavoro) del capoluogo insieme ai carabinieri del Nil (Nucleo ispettorato del lavoro) guidato dal maresciallo capo Martino Danilo Di Biase, ha sottoposto a verifica otto attività di autolavaggio low cost gestite da cittadini di origine straniera nelle zone di Civitanova, Tolentino e Macerata.

L'accertamento

L’attività di accertamento è iniziata nel mese di agosto e ha fatto registrare la presenza di lavoratori che operavano incessantemente tutti i giorni, compresa la domenica, a causa di un’alta affluenza di clienti invogliati dal basso costo delle prestazioni rispetto ad altri autolavaggi. Al termine dei controlli cinque delle otto imprese verificate sono state sospese per violazioni in materia di lavoro e sicurezza. Nella totalità delle aziende controllate, poi, ispettori e carabinieri del nucleo specializzato hanno accertato il mancato rispetto per la normativa di sicurezza nei luoghi di lavoro: nello specifico, da quanto emerso, non sarebbe stato elaborato il documento di valutazione dei rischi, non sarebbe stata fornita informazione e formazione dei lavoratori, né sarebbe stata garantita ai lavoratori la sorveglianza sanitaria.

Alla fine su 14 lavoratori identificati nel corso delle verifiche, cinque erano completamente in nero, senza alcuna copertura economica e assicurativa. La natura delle violazioni accertate dagli investigatori ha comportato l’adozione del provvedimento di sospensione per cinque delle attività ispezionate, sia per l’elevato tasso di lavoro nero che per le gravi prescrizioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro per le quali sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 39mila euro e ammende per un totale di 238mila euro. Non solo. I datori di lavoro sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per le ipotesi di natura penale oggetto di 49 prescrizioni in materia di prevenzione infortuni.

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