Accordo sui controlli per gli appalti: «Ricostruzione semplice e veloce». Protocollo tra Castelli e Anac, ecco a che cifra scatta la vigilanza preventiva

Accordo sui controlli per gli appalti: «Ricostruzione semplice e veloce». Protocollo tra Castelli e Anac
Accordo sui controlli per gli appalti: «Ricostruzione semplice e veloce». Protocollo tra Castelli e Anac
di Monia Orazi
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Venerdì 28 Luglio 2023, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 11:20
MACERATA - Semplificazione e controlli collaborativi sui contratti e le procedure della ricostruzione pubblica: è questo l’obiettivo del protocollo di intesa firmato tra Anac (Autorità nazionale anticorruzione) e la struttura del commissario alla ricostruzione Guido Castelli, sottoscritto anche dalle quattro Regioni coinvolte e dal presidente Invitalia, Bernardo Mattarella. La vigilanza preventiva dell’Anac, che fino a oggi scattava per gli appalti di forniture e servizi, compresi quelli di architettura e ingegneria, di importo pari o superiore a 100mila euro, d’ora in poi si concentrerà sulle procedure sopra ai 215mila euro. 


Mentre per gli appalti di lavori, la soglia che conduce al controllo preventivo sale da 350mila a un milione di euro.  «Vogliamo semplificare e velocizzare la ricostruzione pubblica che conta un miliardo e 200milioni di opere pubbliche e 1.049 cantieri - ha detto il commissario Castelli - questo ci ha spinto a sottoscrivere l’accordo, aggiornando quello del 2021, per adeguarlo alle innovazioni introdotte con il nuovo codice degli appalti. Si agisce prima dell’appalto, con un set di meccanismi e procedure per valutare ciò che è necessario attenzionare. Le comunità ci chiedono di essere tempestivi, ma non deve venire meno l’esigenza di legalità che conferisce senso a quello che stiamo facendo. Sono stati ampliati gli spazi del controllo semplificato agendo al rialzo sulle soglie sotto cui è possibile condurlo. È stata introdotta la facoltà del commissario straordinario di sollecitare interventi e pareri su situazioni delicate e particolari, il principio che rende facoltativo, in base alla presunzione di innocenza l’annullamento di contratti pubblici se ci sono misure cautelari e rinvii a giudizio per certi reati».

Schemi

Sono stati introdotti schemi tipo, a disposizione dei Comuni per i contratti e le procedure, ha aggiunto Castelli: «Schemi che vanno a sostegno e tutela dell’attività, specie quella dei piccoli Comuni, che hanno lavorato tantissimo e si sposano ad un principio di semplificazione. Dall’uso di questi schemi deriverà la possibilità di controlli a campione e non singoli e di monitoraggio complessivo, nel senso della collaborazione tra pubbliche amministrazioni, l’attività di prevenzione va a sostegno dei sindaci e dei responsabili unici del procedimento». Introdotta anche la possibilità facoltativa per il commissario di richiedere pareri ad Anac per interventi legati a fondi Pnrr e fondo complementare sisma Pnc. Ha spiegato il presidente Anac, Busia: «Anac ha verificato oltre mille procedure, emettendo oltre tremila pareri, numeri che nell’ultimo periodo stanno crescendo enormemente. Solo nell’ultimo semestre si rilevano 172 procedure verificate e 378 pareri, segno che l’attività di ricostruzione sta accelerando, così si superano la paura della firma ed i timori per il nuovo codice, pareri e procedure che hanno un contenzioso quasi assente, consentendo un accorciamento dei tempi e di ottenere gli obiettivi prefissati».
«C’è una sorveglianza collaborativa - aggiunge Busia -, la responsabilizzazione fondata sulla fiducia, via via che le stazioni appaltanti sia gli Usr, che gli enti locali hanno imparato a usare regole speciali, si concede la responsabilità di fare alcune verifiche, con atti tipo e check list, atti che contengono istruzioni su come fare, valorizzando la capacità delle stazioni appaltanti, con strumenti basati sull’idea del semplificare responsabilizzando.

Le soglie più alte non comportano una riduzione del numero di pareri». 

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