Castellucci a capo del Comitato : «Un nuovo sottopasso a Civitanova è devastante. La ferrovia va interrata»

Castellucci: «Un nuovo sottopasso è devastante, chiediamo di interrare la ferrovia»
Castellucci: «Un nuovo sottopasso è devastante, chiediamo di interrare la ferrovia»
di Chiara Marinelli
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Sabato 27 Gennaio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 11:19

CIVITANOVA «La soluzione per evitare il sottopasso delle auto e decongestionare il traffico sulla statale adriatica? L’interramento della tratta ferroviaria». È quanto sostiene Piergiovanni Castellucci, a capo del comitato “No sottopasso”, che annuncia di voler chiedere anche un incontro con il sindaco per parlare della questione che preoccupa i residenti e i proprietari e gestori di attività commerciali in via Carducci, lungo la statale adriatica.

La richiesta

«La realizzazione del sottopasso sarà devastante – ha spiegato Castellucci – non solo per i residenti, ai quali stanno arrivando avvisi di esproprio con cifre irrisorie.

Il discorso che facciamo come comitato interessa tutta la città di Civitanova. Si parla tanto di ambiente e di sostenibilità, ma con le bombe d’acqua e gli allagamenti di questo periodo un nuovo sottopasso diventerebbe un pericolo. Ci sono altri due sottopassi a poche centinaia di metri di distanza, quello di via Buozzi e quello di via Indipendenza. Il terzo in progetto in via Carducci diventerebbe la punta di un triangolo: un “triangolo delle Bermude” come lo ho definito io. Inoltre, la ferrovia divide il quartiere San Marone dal quartiere Risorgimento.

Un vero e proprio muro. Con l’interramento della ferrovia questi due quartieri diventerebbero finalmente comunicanti. E ne trarrebbe giovamento anche la situazione del traffico. Sicuramente per le ferrovie dello stato il sottopasso sarebbe un’opera più facilmente realizzabile, e proprio per questo il Comune di Civitanova si dovrebbe battere per l'interramento. Il sottopasso stradale è un danno, la scelta migliore è l’interramento. E ci chiediamo se il Comune abbia verificato con Rfi questa infrastruttura come alternativa. Come comitato proponiamo suggerimenti dal 2015: la nostra non è una battaglia personale ma è un discorso di interesse per tutta la città.

Il sindaco di San Giovanni Teatino, per fare un esempio, fortemente contrario alla rovina del centro della sua città e favorevole all’interramento della ferrovia, si è addirittura incatenato per protestare e rivendicare questa alternativa, vincendo la sua battaglia contro Rfi. In via Carducci c’è anche il problema dell’eccessivo traffico veicolare che causa inquinamento dell’aria e le sbarre del passaggio a livello che spesso restano bloccate, causando un inutile spreco di tempo per le auto ferme sulla statale adriatica» ha concluso Piergiovanni Castellucci.

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