Castelluccio chiuso, lo scontro non si placa. Respinti i turisti provenienti in auto dalle Marche

La fioritura
La fioritura
di Monia Orazi
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Lunedì 5 Luglio 2021, 09:40

CASTELSANTANGELO - È battaglia tra Marche ed Umbria per la fioritura di Castelluccio. La “militarizzazione” degli accessi, con il blocco del traffico per le auto provenienti da Arquata del Tronto e Castelsantangelo sul Nera ha prodotto lo scenario di paesi e ristoranti semi deserti, turisti provenienti da fuori respinti e costretti a tornare indietro. 

 
Al termine della festa della Madonna della Cona, intervistato dai giornalisti sul problema della chiusura del traffico per Castelluccio, l’arcivescovo di Camerino-San Severino monsignor Francesco Massara ha detto: «Sulla strada, essendo motociclista (le moto possono transitare, ndr), credo di andare a vedere lo stesso la bellissima fioritura di questo territorio. Speriamo che si risolva il problema della viabilità, perché se qui impediamo alla gente di poterci arrivare, gli impediamo di poter godere di queste terre, impediamo lo sviluppo economico della zona. Questo territorio deve essere propulsore di economia, altrimenti non permettiamo alla gente di poterci rimanere». Il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci, ha chiesto alla Provincia di Perugia ed al Comune di Norcia di avere i documenti legati all’adozione delle ordinanze, per valutare se sia possibile un eventuale ricorso al Tar, contro la loro adozione.
«C’è stata una grossa sofferenza delle attività commerciali, chiedevamo soltanto che ci fosse libertà di attraversamento. Noi abbiamo fatto i miracoli gli anni scorsi per portare insieme al presidente della Provincia Antonio Pettinari, i nostri corregionali a Castelluccio, riaprendo la provinciale 136 - ha incalzato Falcucci -. Le navette partite questo weekend sono un totale insuccesso, perché il tragitto di un bus navetta non può essere di 55 minuti: questo è un tour». Falcucci lamenta la mancata comunicazione con l’Umbria: «Non siamo nemmeno stati avvisati dalla Provincia e dalla Prefettura di Perugia, qualcosa nella comunicazione non ha funzionato. Ormai i cocci sono stati rotti, ognuno si porta a casa i suoi. La fioritura non è evento, è un regalo della natura che si ottiene per mano dell’uomo. Se non semina la lenticchia, la fioritura non si vede da nessuna parte». Da Arquata il vicesindaco Michele Franchi è sulla stessa lunghezza d’onda: «Doveva essere uno dei giorni clou della fioritura di Castelluccio ma l’affluenza alla piana è stata fortemente deludente. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso gli autoveicoli che sono transitati nel nostro territorio sono stati nettamente inferiori. Stesso discorso per le moto e gli altri mezzi di trasporto». Conclude Franchi: «Un flop vero e proprio dovuto, a nostro modo di vedere, a come sono state gestite le cose e in particolare alla strategia del Comune di Norcia». 
«Una strategia da noi mai condivisa, fin dai primi incontri delle scorse settimane.

E i numeri, come detto, purtroppo ci hanno dato ragione. L’annunciata militarizzazione degli accessi ha finito per scoraggiare moltissime persone che, quindi, hanno optato per una giornata al mare o altrove». Insomma, la polemica continua.

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