C’è un nuovo maresciallo Piermanni, Samuele giura fedeltà alla Repubblica

C’è un nuovo maresciallo Piermanni, Samuele giura fedeltà alla Repubblica
C’è un nuovo maresciallo Piermanni, Samuele giura fedeltà alla Repubblica
di Chiara Marinelli
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Domenica 22 Ottobre 2023, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 11:57

CIVITANOVA Un nuovo maresciallo Piermanni nell’Arma dei carabinieri. Si chiama Samuele ed è figlio del presidente Anc (Associazione nazionale carabinieri) di Bologna, tenente Serafino Piermanni. Quest’ultimo è il cugino del compianto maresciallo, medaglia d’oro, Sergio Piermanni, a cui è intitolato il lungomare Sud della città e che ogni anno, in occasione della manifestazione in ricordo del sacrificio, viene celebrato dai civitanovesi con affetto e commozione sincera. 

 

L’altro ieri Samuele Piermanni ha prestato giuramento con il grado di maresciallo alla scuola sottufficiali di Firenze.

Queste le parole lette con voce ferma: «Giuro di essere fedele alla Repubblica Italiana, di osservarne la Costituzione e le leggi e di adempiere con disciplina e onore tutti i doveri del mio stato per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni». Un cognome importante il suo nel mondo dell’Arma dei carabinieri, che non ha mai dimenticato il sacrificio del maresciallo Sergio Piermanni, ucciso il 18 maggio del 1977 nel piazzale della stazione ferroviaria durante un conflitto a fuoco con dei feroci criminali, appartenenti al cosiddetto “clan dei catanesi”.

Secondo quanto ha reso noto Roberto Ciccola, presidente dell’Anc di Civitanova, proprio su invito della sezione locale, il giovane maresciallo Samuele Piermanni (nato a Bologna nel 1999, la famiglia è di Ascoli) sarà presente a Civitanova il 18 maggio 2024, in occasione della cerimonia che vuole ricordare il 47esimo anniversario del sacrificio di Sergio Piermanni e che si svolge a partire dal lungomare Sud, di fronte al monumento che gli è stato dedicato, alla presenza di tutte le autorità civili e militari locali (e non solo) e di tanti civitanovesi, che hanno ancora bene impresso nella memoria quel giorno terribile per la storia della città.

Un episodio di sangue che sconvolse Civitanova e l’intera nazione. Il maresciallo Sergio Piermanni, libero dal servizio, venuto a conoscenza dell’assassinio di un graduato dell’Arma e del ferimento di altri carabinieri nel corso di conflitto a fuoco nella vicina provincia di Fermo, aveva chiesto e ottenuto di rientrare al lavoro. Nel corso di un controllo, di fronte alla stazione, il tragico conflitto a fuoco con tre persone sospette, riconosciute, poi, nei malviventi ricercati.

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